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Vieni, c'è l'amianto nel bosco

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 10 agosto 2007

Legambiente Arcipelago Toscano ha ricevuto l'ennesima segnalazione che pone in evidenza l'abbandono di materiale contenente amianto e quindi pericolosissimo per l'uomo, perché come scrive l'Arpat " I rischi per la salute dovuti all'uso dell'amianto derivano dal possibile rilascio di fibre microscopiche dai materiali all'ambiente. Queste fibre disperse in aria possono essere inalate dall'uomo e le malattie che ne conseguono sono pertanto associate all'apparato respiratorio. L'amianto è stato riconosciuto come un cancerogeno certo per l'essere umano». Nel caso segnalato da una nostra socia «la discarica si trova imboccando dalla strada provinciale Portoferraio/Porto Azzurro, all'altezza del Vecchio Papa, la Strada di Colle Reciso. Salendo fino al residence "Le ginestre" e continuando sulla sinistra per circa 600 metri, sul lato destro della strada, alcuni metri più sotto ed in mezzo alla vegetazione, è stato abbandonata quella che appare la demolizione di una vecchia cucina, con pezzi di marmo, tubi di plastica ed una notevole quantità di tubi e comignoli di eternit, alcuni dei quali evidentemente danneggiati e spezzati». La zona, nel comune di Portoferraio, è vicina a strutture ricettive ed abitazioni e molto frequentata per passeggiate e per attività sportive come la mountain bike, e purtroppo usata anche per discaricheabusive di inerti edili ed altri rifiuti lungo il ciglio della strada. La pessima abitudine a disfarsi dell'amianto nei boschi o ad abbandonarlo lungo strade o vicino ai cassonetti dei rifiuti e dovuto in parte all'ignoranza sulle possibili modalità di ritiro o di messa in sicurezza di piccole quantità o manufatti e tettoie, ed in parte per non pagare i costi di smaltimento per quantità più grandi, visto che occorre rivolgersi a ditte autorizzate dotate di personale specializzato nelle indagini e nelle bonifiche. Gli elenchi delle ditte autorizzate sono disponibili presso la Camera di Commercio. Quanto sia l'amianto all'Elba è un mistero, anche se vi sono vaste superfici coperte da eternit, eppure esiste una delibera Consiglio regionale della Toscana, la n. 102 dell' 8 aprile 1997, sul "Piano di protezione dell'ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto" che prevede, oltre a misure di altro tipo per la raccolta e smaltimento/trattamento dei materiali contenenti amianto, anche il "censimento degli edifici nei quali sono presenti materiali o prodotti contenenti amianto libero o in matrice friabile". Ci chiediamo quali e quanti comuni elbani abbiano avviato questo censimento. Ricordiamo ai cittadini che, per evitare rischi per la salute non bisogna mai intervenire direttamente su materiali friabili sospetti abbandonati o anche toccarli. Sono molto utili i consigli dell'Arpat che si possono trovare all'indirizzo http://www.arpat.toscana.it/amianto/index.html. Anche in presenza di materiali compatti è necessario effettuare o far effettuare una valutazione sul loro stato di conservazione e manutenzione. Se è necessario bisogna ricorrere a forme di bonifica tramite ditte autorizzate, anche l'incapsulamento superficiale con vernici specialideve essere eseguito da chi può rilasciare un attestato di corretta esecuzione e che questo tipo trattamento è efficace per un periodo di tempo limitato e per materiali non troppo degradati o sovracoperture. Se il materiale in eternit è compatto e in buone condizioni non è pericoloso, ma occorre evitare abrasioni e danneggiamenti. Ogni intervento di rimozione e smaltimento di materiali contenenti amianto deve essere preceduto dalla stesura di un piano di lavoro da parte dell'impresa esecutrice. Il piano deve essere presentato all'Unità funzionale di prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro della Asl competente per territorio, per la verifica e approvazione. Per le modeste quantità e materiali facilmente accessibili (ad esempio: una lastra di eternit, un cassone dell'acqua, ecc.) rivolgersi alla azienda locale di igiene ambientale (all'Elba l'Esa) per organizzare il ritiro.


discarica amianto agosto 2007 1

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discarica amianto agosto 2007 2

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