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Luciano Regoli alla torre di Passanante

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 10 agosto 2007

All’ingresso della Torre di Passanante ti accoglie una signora vestita di nero, con merletti, un cappello calato sul viso e davanti la luce riflessa da un bicchiere. E inizia la magia creata dai quadri di Luciano Regoli. Sulle pareti immagini cupe, giocate sulle stesse tonalità di bruno distese su un disegno impeccabile si alternano ad esplosioni di colore: giallo, arancio, violetto, azzurro. Rappresentano i due momenti del pittore. La drammaticità dei toni scuri è l’espressione dell’età più giovanile, mentre la maturità lo ha condotto verso la gioia del colore. Scopriamo che questa è una sorta di liberazione da regole che qualcuno gli aveva imposto o che si era imposto da solo studiandosi la pittura dei secoli passati nelle pinacoteche di tutta Europa. “Eppure da giovane hai sempre portato camicie molto colorate, quindi hai sempre amato il colore. Come mai nella pittura lo usi solo da pochi anni?” Esita un poco, poi risponde: “Perché ora me lo posso permettere”. E allora nelle nature morte campeggiano enormi cavoli “che hanno la forma delle nuvole”, gli abiti della sua modella preferita hanno i toni accesi del fucsia o del cobalto e nei paesaggi le scogliere biancheggiano davanti a cieli che le contornano di rosso. Questi ultimi sono quelli che hanno più successo. Li compone nelle mattinate di primavera girando nelle spiagge o nei paesi dell’Elba. “Perché allora continui a dipingere grandi composizioni?” chiediamo guardando un grande quadro recente, pieno di luce e colori, dipinto con pennellate più libere del passato, che rappresenta una bellissima Parca che fila fra un bambino ed un vecchio. “Perché voglio arrivare a competere con i grandi della pittura come Caravaggio o Velasquez”. La risposta ci sembra singolare, anche perché pensiamo che la grandezza nell’arte non dipenda dalle dimensioni, ma la prendiamo per buona sapendo che Luciano sa usare l’autoironia e, pur sapendo benissimo di essere bravo, non si prende mai del tutto sul serio. La mostra rimarrà aperta fino al 20 agosto con il seguente orario: ore 11.00-13.00; ore 21.00- 23.00


regoli paesaggio

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