Commentando la boutade "facciamo come in Corsica" dei parlamentari che in procinto di andare in ferie, e probabilmente già in disarmo mentale, avevano presentato quella bizzarra interrogazione sulle aree marine protette, Lewgambiente scriveva che le pareva di ricordare norme (francesi, ergo corse pure più restrittive) Ricordavano bene; per rendersene conto basta guardare la cartina qui accanto riprodotta, copiata dal sito ufficiale della Riserva della Scandola, la prima area marina protetta di Corsica e di Francia, che è considerata il prototipo delle Aree Marine Protette francesi ed è in pratica l'estenzione a mare di un grande parco naturalistico regionale che copre circa un terzo dell'isola. Bene,la Scandola consta di due aree: la zona a protezione integrale (vale a dire nessuna attività antropica consentita, neanche la navigazione) ed una più vasta divisa in due parti segnata sulla mappa in colore più chiaro dove si legge "peche et plongée interdite" (divieto non solo di pesca ma pure di immersione) Ora, a noi francamente i livelli di protezione "corsi" ci parrebbero un po' troppo rigidi da importare all'Elba, ma se gli onorevoli interroganti vorranno fare questa battaglia possiamo discuterne. Perchè ad esempio non applicare i livelli di protezioni corsi alla costa comunale riese? Quello che ci sembra indiscutibile è la poca coerenza di un Tortoli che stabilisce delle normative da Governante (con l'amico Bosi) e poi le contesta da oppositore, indiscutibile ajnche la sconcertante impreparazione di parlamentari che evidententemente aprono bocca senza contezza di quel che dicono. Poi una volta pizzicati nell'ignorare possono pure chiamare a raccolta familiari famigli che inondino i compiacenti siti di "lettere" pseudoanonime scritte intingendo il pennino nella bile, facciano pure, ma imparino quando esercitano il loro alto mandato in nome e per conto del popolo italiano, almeno a risparmiarci le loro castronerie agostane.
mappa scandola AMP