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Sciambere della coca e del Dom Perignon

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 07 agosto 2007

Leggiamo sul tempo.it: "In tutto sono stati 120 i parlamentari che hanno fatto il test, compresi alcuni deputati di Forza Italia, An e della Lega e 11 esponenti della maggioranza. Ma non tutti gli esponenti dell'Udc però hanno partecipato. Erano infatti assenti il senatore Mario Baccini e i deputati Francesco Bosi, Erminia Mazzoni e Bruno Tabacci". Già c'immaginiamo a questo punto i più scatenati fan dell'onorevole pistoriese quelli che si mettono nomi fantasiosi per inviare serenate e carmi amorosi al loro amato bene, sorgere come un sol uomo per condannare la solita speculazione politica comunista di Elbareport. E invece no (pipati!) al contrario stavolta siamo perfettamente solidali con l'onorevole che non si è prestato a quel test del cazzo. Ma che senso ha, se non quello di una populistica mossa propagandistica, un test sull'uso delle sostanze stupefacenti annunciato con congruo anticipo? I test antidoping di fanno a sorpresa, altrimenti solo i fessi risulterebbero positivi perché le sostanza stupefacenti negli onorevoli corpi, come in quelli degli atleti imbroglioni, mica ci restano all'infinito. Vieppiù: quali erano le sostanze psicotrope che si cercava addosso ai quei centoventi tapini che hanno fatto la fila sotto il sole per ottenere l'attestato di "parlamentare (temporaneamente) non drogato?". Chi vietava ad esempio ad un sedicente virtuoso in fila di aver trascorso la precedente serata "more Mele" facendo scorrere fiumi di Dom Perignon in compagnia di una intera batteria di tegami? Caso mai - come ha detto Diliberto - viste le frequentazioni era meglio se gli facevano la Wasserman .... Ha fatto bene l'onorevole a stassene a le su'case.


cocaina

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