Il rinnovo contrattuale del settore turismo interessava circa un milione di occupati, oltre 30.000 alberghi, 14.500 agenzie di viaggi, oltre 6.000 imprese balneari, 860 centri congressuali, e quasi centomila imprese di ristorazione. La vicenda ha avuto poca risonanza a livello nazionale a conferma che il settore turismo, senza dubbio tra i settori economici più importanti per l'economia italiana per fatturato e per occupati, venga snobbato dai politici e dai mass media. Non è un caso infatti che le nazioni europee che maggiormente hanno innescato virtuosi meccanismi di risanamento e miglioramento dei conti pubblici siano passate attraverso massicci investimenti infrastrutturali destinati all'utenza turistica, e che l'Italia proprio in questo settore stia anno dopo anno perdendo la sua ormai dimenticata leadership mondiale. Ritornando alla questione contrattuale, dopo 19 mesi dalla sua scadenza il tanto atteso rinnovo è dunque arrivato con aumenti distribuiti in quattro anni. Per un lavoratore inquadrato al quarto livello l'aumento sarà di 135,00 euro oltre ad una una tantum di 350,00 euro. L'accordo è stato siglato da Federalberghi, Fipe, Fiavet, Faita e Federreti per le imprese e dai sindacati Filcams-Cgil, Fiscat-Cisl e Uiltucs-Uil. Tra le novità l'adozione del part time nel week end per gli studenti. Inoltre, grazie al meccanismo di calcolo dell'orario di lavoro su un periodo bisettimanale, una volta ogni trimestre, si è venuti incontro alle esigenze stagionali del settore. Sul fronte del welfare un contributo di 10 euro mensili per i fondi di assistenza sanitaria integrativa. Il ritardo del rinnovo contrattuale aveva determinato, secondo le stime della Uil, una riduzione del potere di acquisto per i lavoratori del settore pari al 3%. Soddisfazione espressa anche da Federalberghi, il presidente Bernabò Bocca, ha dichiarato al Sole 24 ore "che questo rinnovo rappresenta un grande sforzo delle imprese per venire incontro alle richieste dei lavoratori" e non ha perso l'occasione per esprimere l'augurio "che il Governo valuti l'esigenza del varo di misure volte a rilanciare un settore che sta vivendo una crisi imprevedibile fino a pochi mesi or sono". E' proprio sulla crisi del turismo che preme porre l'attenzione. Sempre Bernabò Bocca questa volta sulle pagine di Economy, il settimanale economico di Panorama, ha spiegato che i flussi turistici non sono più governati dalle 4 S inglesi (sun, sea, sand e sex) ma bensì dalle 4 E francesi (équipment, encadrement, événement ed environement) ovvero attrezzatura, organizzazione, evento e ambiente. Che si debba rimboccarsi le maniche ed iniziare a lavorare seriamente, in particolare all'Isola d'Elba, ci pare fuori questione.
tramonto bello gian mario fetovaia