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Aree Marine Protette, ma dove sono stati per 5 anni gli Onorevoli Tortoli e Bosi?

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 05 agosto 2007

In merito alla presentazione della interrogazione al Ministro Pecoraro Scanio sull'istituzione dell'Area Marina Protetta da parte dell'On. Bosi ed altri deputati di centrodestra, se i contenuti sono quelli solertemente riportati dalla nota del Comune di Rio Marina, c'è da allibire notando con quanto superficiale populismo, pressappochismo, demagogia e disinformazione – propria e per gli altri - gli interroganti hanno affrontato il problema. Anche volendo essere indulgenti, pensando alle calure agostane ed al clima di smobilitazione vacanziera che evidentemente ha colto anche una parte della Camera dei Deputati, non si può che restare avviliti notando che un gruppo di parlamentari della Repubblica Italiana è riuscito a produrre un banale sciocchezzario ambientale in forma di atto parlamentare. Che ragionando di aree marine protette si tiri in ballo la proliferazione dei cinghiali e dei mufloni, che all'Elba sono stati introdotti tra i 40 e i 20 anni prima dell'istituzione del Parco, dandone responsabilità all'area protetta, è semplicemente inaudito, e se una qualche giustificazione per il loro ignorare possono accamparla l'onorevole Bosi e la Carlucci, notoriamente usi ad occuparsi di tutt'altro, nessuna ne ha invece l'On. Tortoli che per 5 lunghi anni è stato sottosegretario all'ambiente - con delega proprio ai Parchi! - del Governo Berlusconi, quello stesso Governo, di cui era sottosegretario anche l'on. Bosi, che ha tagliato e negato i finanziamenti ai Parchi di cui oggi lamenta la carenza. Ci sono poi delle amenità come il riferimento al modello corso di aree marine protette: ma i nostri, così padroni della materia in campo nazionale, per fare una simile affermazione si sono dedicati ad uno studio comparativo del modello di riserva marina francese? A noi risulterebbe che in Corsica ci siano vincoli molto più stringenti e rigidi di quanto proposto per l'Arcipelago Toscano, quel modello Legambiente lo trasferirebbe all'Elba anche domani, ma evidentemente con qull'interpellanza siamo di fronte ad un "facciamo come" per significare "non facciamo". Ed ancora si dice ragionando delle AMP: "visto che questa esperienza ha avuto esiti sfavorevoli". Ma chi ha istituito molte di quelle aree? Chi ha immaginato ed applicato gli odiati vincoli? Chi ha riaperto l'iter istitutivo dell'AMP dell'Arcipelago Toscano? Chi ha proposto ripetutamente in altre coste ed Arcipelaghi vincoli che oggi diventano inaccettabili? Ma naturalmente il Ministro Matteoli con il suo Sottosegretario Tortoli che o si è sbagliato prima a proporli ed attuarli in giro per l'Italia o si è sbagliato oggi a firmare un'interrogazione che contraddice cinque anni di applicazione della legge sui parchi da parte del centro-destra, senza cambiarla nemmeno di una virgola. Dopo, ritornati all'opposizione, si accorgono che esistono i mufloni, i cinghiali e la Corsica. Ma il più bell'inciampo è quello di chiedere in alternativa "finanziamenti per un efficiente sistema di depurazione". Affermano quindi l'Onorevole Bosi e soci che gli impianti di depurazione elbana NON sono efficienti? Non temono di incappare nell'ira funesta del presidente dell'Associazione Albergatori a fare affermazioni, sia pure indirette, di una tale gravità al culmine della stagione turistica? Ma le rilevazioni sul cattivo funzionamento della depurazione all'Elba non erano – a parere di Bosi ed altri scandalizzati amministratori ed esercenti – dovute alle manipolazioni dei dati ed alle bugie "terroristiche" di Legambiente e di Goletta Verde? Aspettiamo fiduciosi indignate prese di distanza da questa tesi provocatoria sulla depurazione inefficiente, scritta nero su bianco in una interrogazione parlamentare..


viste mare panorama

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