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A Sciambere delle odalische spippettatrici e del ricongiungimento familiare

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 04 agosto 2007

Egregio Direttore, E' innegabile che da questa storiaccia di "professioniste dell'eros" e cocaina dell'Hotel Flora di Roma abbiamo imparato alcune cose: a) Per fare il parlamentare dell'Udc è preferibile avere un cognome corto, meglio se di 4 lettere: Mele, Cesa, Bosi; se arrivate a 6 ed avete il cognome intonato con le abitudini tromberecce del partito (Casini), vi fanno fare il capo supremo. b) Il deputato dell'Udc tiene molto alla famiglia, così tanto che spesso ne a due, ma al family day ed a baciare l'anello al Papa tedesco ci va con una sola, mentre anche a puttane preferisce la coppiola alberghiera. c) Il deputato Udc è spesso divorziato o separato ma a consolarlo ha molti amici molto perbene, pii, devoti a Dio e al centro-destra, di buona famiglia e buoni costumi, che a cena gli presentano delle signore di facili costumi che spippano cocaina. Poi gli stessi parlamentari, finito il festino vanno alla Camera (quella dei deputati, eh?) o al Senato e se la prendono con qui maledetti drogati che si fanno le canne e i loro amici di sinistra che tollerano le puttane per le strade e sono contro l'unità della famiglia. d) I valori morali dell'Udc non comprendono i festini bipartisan con due signore in albergo, ma non hanno nulla da dire se, dal Segretario Cesa al trombador Mele, 10 parlamentari dell'Udc hanno avuto condanne definitive o processi in corso, anzi, fa punteggio tutto: dalla corruzione, alle minacce, al finanziamento illecito, basta che quando trombi fuori casa non ti faccia beccare prima di esserti confessato. e) Il perdono è cosa cristiana se ci metti anche l'umana comprensione diventa democristiana: il segretario dell'Udc Cesa, commentando le dimissioni dal Partito dell'eroico Mele ha detto amaramente: "La vita del parlamentare è dura se fatta seriamente, ricca di impegni fuori casa, con tanti giorni da solo a Roma", e poi ha chiesto il ricongiungimento familiare per i poveri parlamentari costretti a passare la notte a pipo ritto, in topaie romane a cinque stelle, con signore che non conoscono, che magari poi possono anche rivelarsi trans e comuniste come Wladimir Luxuria. Visto che i poveri deputati e senatori della Repubblica notoriamente prendono poco e che notoriamente non pagano il viaggio, per non far cadere in tentazione (la carne è debole) a Mele e amici assortiti, secondo Cesa dovremmo pagargli anche il ricongiungimento muliebre, nemmeno si trattasse di poveri carcerati o emigranti marocchini o di pendolari che ogni settimana fanno, su treni similbestiame, la spola tra Napoli e Milano. Certo Cesa un po' di ragione ce l'ha: qualcuno carcerato dovrebbe essere, e come i musulmani marocchini spesso i Parlamentari Udc di famiglie ne tengono un paio, più hanno l'harem di odalische spippettatrici alberghiere; come i pendolari Napoletani vanno su e giù: i pendolari sul treno, loro sul letto a tre piazze del Flora. Egregio direttore, non è che questi ci stanno prendendo per le Mele? TIRO FISSO 3 Sì e nemmeno poco


Mirino

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