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Portoferraio, Rifondazione: restiamo in maggioranza ma Palmieri non si tocca

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 03 agosto 2007

Giornata convulsa in Biscotteria dopo il ritiro delle deleghe da parte del sindaco all’assessore all’istruzione ed al personale Daniele Palmieri. Non è crisi, almeno per ora, ma una grave incrinatura minaccia la maggioranza portoferraiese. Rifondazione comunista ha fatto quadrato dimostrando tutto il suo appoggio a Palmieri. Nella mattina di giovedì hanno rimesso le deleghe anche gli altri esponenti del partito: Benedetto Lupi dalla carica di presidente della commissione urbanistica, Massimo Forti dallo sport, Flavio Marzolla dal Cda di Casalp e Franco Dari dal Cda di Esa. Una delegazione di Rifondazione con il responsabile di zona Elba- Val di Cornia , Alessandro Favilli, ed il dirigente del circolo Uberto Lupi, Flavio Marzolla, hanno incontrato il sindaco per circa due ore e mezzo. “Un incontro franco” ha dichiarato Favilli, dopo che la stanza del sindaco si era spalancata. “Franco, corretto e sereno” ha aggiunto Peria. “Franco – ha precisato Favilli – significa che abbiamo parlato apertamente, ci siamo levati dei sassolini dalle scarpe. Rifondazione rimane nella maggioranza, ma chiediamo che venga revocato il provvedimento del sindaco nei confronti di Palmieri, che rappresenta tutta Rifondazione, e che poi vengano discussi in giunta ed in consiglio i temi evidenziati nei nostri precedenti comunicati”. Vale a dire urbanistica, edilizia popolare, Esaom, macchina comunale. Peria ha espresso apprezzamento per la volontà di Rifondazione di mantenere un filo forte con la maggioranza e ha dichiarato di congelare le dimissioni dei rifondatori, mentre su Palmieri occorrerà riflettere. “Con Palmieri non è compromesso il rapporto personale, ma è venuta meno la fiducia istituzionale. Ad agosto faremo poche ferie”. Se la revoca delle deleghe aveva lo scopo di far saltare Palmieri e sostituirlo con un altro rappresentante di Rifondazione, circoscrivendo il caso ad un fatto personale di incompatibilità sindaco-assessore, la manovra del rimpasto agostano non è riuscita per la compattezza mostrata dal partito. Adesso due sono le strade. Proseguire la legislatura senza Rifondazione con una maggioranza risicatissima , 11 a 10, o spendere davvero i giorni più caldi dell’anno per raffreddare gli animi e fare tutti un passo indietro. Venerdì è attesa la prima riunione di maggioranza, nella quale il sindaco dovrà riferire del colloquio avuto con la delegazione di Rifondazione. Si dovranno mettere in fila tutti i sassolini, e tentare di ricomporre un complicato puzzle.


marzolla favilli

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