Le dimissioni del Vice-Sindaco Giuliano Fuochi rendono manifesto il grave conflitto che dilania la maggioranza di centro-destra che governa, o meglio “sgoverna” il nostro comune, svelando a tutti i contrasti tra le posizioni politiche e, talvolta, le differenti aspettative personali dei personaggi che calcano la scena amministrativa portoferraiese. Proviamo a vedere cosa c’è in gioco e quali sono i casi più scottanti che stanno facendo traballare la sgangherata amministrazione Ageno. Contro la città e contro buona parte del suo stesso partito, il Sindaco Ageno ha fatto approvare il nuovo Regolamento Urbanistico finora condiviso, approvato e votato insieme a Fuochi. La nostra posizione è da sempre fermamente contraria a questo piano che favorisce una eccessiva cementificazione a favore di pochi gruppi di interesse, che ignora le esigenze reali di chi vanta giustamente il diritto alla casa, che non tiene conto delle risorse del territorio e dell’ambiente, che non valorizza la città ed i suoi quartieri. E’ un piano urbanistico sul quale gravano le pesanti ombre sollevate dalla minoranza consiliare durante l’ultimo consiglio comunale: CASO SAN GIOVANNI: mentre le sedute della Commissione Urbanistica si svolgono a porte chiuse su preciso ordine del Sindaco, un imprenditore ben informato (da chi?), si aggira per San Giovanni cercando di acquistare i terreni che, di lì a poco, sarebbero stati destinati ad ospitare il nuovo porto turistico e le strutture annesse. Fa capire l’imprenditore ai possibili venditori che, ove si rifiutassero, sarebbe possibile subire un esproprio da parte del Comune, e qualcuno finisce per firmare un compromesso di vendita nel quale la contropartita non è denaro ma posti barca e metri cubi di costruzioni nel futuro porto. CASO ALBERETO: nel Regolamento Urbanistico una zona destinata nel Piano Strutturale ad altri usi diviene improvvisamente commerciale. A tal fine sono modificate anche le planimetrie della zonizzazione del piano, oltretutto in violazione della legge urbanistica regionale. Prima che il Regolamento Urbanistico fosse presentato ufficialmente un noto imprenditore locale avvicina alcuni proprietari dell’area interessata ovviamente per proporre l’acquisto dei terreni. CASO GIUSTI: con una lettera inviata a tutti gli albergatori portoferraiesi, il Presidente della categoria Antonini, invita i suoi associati a presentare le schede necessarie per il piano di settore alberghiero (in pratica le richieste per gli eventuali ampliamenti ed adeguamenti delle strutture ricettive) allo studio del Geom. Giusti. Nulla di strano se non fosse che il predetto professionista è anche il Presidente della Commissione Urbanistica di Portoferraio ed influente esponente di maggioranza con ampia delega per tutte le questioni relative a tale settore. Dato che, oltretutto, il Piano di Settore dovrà essere esaminato dalla Commissione Urbanistica pare a dir poco evidente l’incompatibilità tra i due ruoli. Non possiamo che complimentarci, oltre che per i contenuti dello strumento urbanistico, anche per il modo di agire “trasparente” con il quale l’Amministrazione Fuochi-Ageno ha operato. Resta da capire il motivo della tardiva dissociazione del Vice-Sindaco oltre a quello, fin troppo evidente, di presentarsi con la faccia pulita come candidato alle prossime elezioni. E’ invece chiarissimo che le lotte intestine nel centro destra elbano ed il modo di amministrare dei propri governanti locali stanno portando il comune al disastro politico e finanziario (vedi il caso della Cosimo dei Medici). E’ ora per decenza di dire basta!
spiaggia di S. Giovanni