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La crisi in comune a Portoferraio - la cronaca del martedì nero del centrosinistra

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 02 agosto 2007

Il lunghissimo 1° Agosto politico ferajese finisce con una riunione del "resto della sinistra" (Sinistra Democratica, Verdi, Comunisti Italiani ed il consigliere Andrea Gragnoli de' l'Isola e la Città) che hanno deciso di assumersi un compito gravoso, una specie di "mission impossible", quello di ricucire uno strappo nel centrosinistra cittadino che è diventato ormai uno squarcio nella vela di "Portoferraio Domani". Proporranno i soggetti riunitisi mercoledì sera in Comunità Montana, se abbiamo capito bene, una specie di "disarmo collaterale", una doppia marcia indietro: a Rifondazione sul documento che ha scatenato le ire di Peria ed a questi sul provvedimento di ritiro delle deleghe a Palmieri. L'occasione sarà quella della riunione per centrosinistra convocata in giornata di giovedì, dopo l'incontro di Peria con i dirigenti regionali di Rifondazione. Non sarà una gran trovata quella di riportare indietro di 48 ore le lancette dell'orologio politico portoferraiese, ma almeno è una proposta di pacificazione, al termine di una giornata in cui hanno tuonato e rituonato un po' tutti: Sindaco, Rifondazione, l'opposizione, perfino i Dirigenti Comunali tirati in ballo nelle polemiche, ma non D.S. e Margherita, non si comprende se perché perfettamente allineati con il Sindaco o perché timorosi di fare ulteriore danno. Ma eccolo il martedì nero del centrosinistra riepilogato e scandito da comunicati e dichiarazione alcuni dei quali sono stati oggetto dei nostri aggiornamenti: Dichiarazione di Roberto Peria dopo la pubblicazione del documento di Rifondazione Il comunicato stampa di Rifondazione Comunista colpisce per la gravità dei toni e la strumentalità degli argomenti usati, ma non sorprende, poiché viene dopo un periodo di rapporti estremamente tesi con l'Assessore Palmieri, per alcuni suoi comportamenti da me ritenuti inaccettabili. Nella consapevolezza della gravità della situazione, il mio partito aveva richiesto, a livello provinciale, unitamente alla segreteria D.S., un primo incontro chiarificatore con Rifondazione, in attesa di un doveroso confronto con tutte le forze di maggioranza portoferraiesi. Proprio ieri pomeriggio Alessandro Favilli aveva confermato la sua disponibilità in tal senso. Anche per questo, il comunicato stampa di oggi pomeriggio, si sostanzia in un mirato, scorrettissimo ed assai poco credibile attacco al sindaco, spostando peraltro inevitabilmente il tiro anche sul piano dei rapporti tra le forze politiche e creando una gravissima frattura interna alla maggioranza. Prendo atto, per adesso, del venir meno di quel rapporto di fiducia che deve esistere all'interno di una Giunta e domattina assumerò gli atti conseguenti. Prendo atto altresì della grave incrinatura del rapporto politico con Rifondazione, anche se ne ritengo del tutto improbabili le motivazioni. Non entro per ora nel merito delle questioni sollevate. Riguardo ad esse risponderemo punto per punto. Per quel che mi riguarda conservo la serenità di chi ha sempre operato con determinazione per il bene della città, esercitando con rigore i suoi doveri di sindaco, anche a costo di pagare un salato prezzo politico. D'altronde ho sempre pensato che è meglio rischiar di morire in piedi, piuttosto che vivere in ginocchio. ROBERTO PERIA (Sindaco di Portoferraio) Lo scenario del mattino - cosa potrebbe accadere Raggiungiamo il sindaco di Portoferraio per telefono il tono con cui parla è molto amareggiato e non va oltre quello che è scritto nel comunicato: “Presenterà le sue dimissioni?” “Assumerò gli atti conseguenti” “Chiederà una nuova fiducia?” “Ci sarà un comunicato” Quello che appare più probabile è che il Sindaco ritiri le deleghe all’Assessore Palmieri, ma è pure un fatto che, oltre ai contrasti personali le questioni poste dal documento di Rifondazione, e contestate dal Sindaco sono politiche. Difficile quindi ipotizzare che Peria sostituisca in giunta l’assessore all’Istruzione con un altro consigliere del nuovo gruppo di Rifondazione. A questo punto se non interverrà una poco probabile ricucitura, la situazione che potrebbe determinarsi potrebbe essere quella dell’assunzione di un atteggiamento di “appoggio esterno” da parte del gruppo del PRC o, come pensiamo se la rottura si acuirà, Rifondazione potrebbe uscire dalla maggioranza. A quel punto Peria, se decidesse di continuare la sua esperienza, vedrebbe ridotta la sua maggioranza al minimo, i consiglieri di Rifondazione sono 3, il Sindaco potrebbe contare solo su 11 voti su 21 membri del Consiglio. er A.N. Ora Peria si dimetta e si proceda a nuove elezioni Dichiarazione del Consigliere regionale di An Marcella Amadio e del Presidente del Circolo An di Portoferraio Luigi Lanera «Era ora. Finalmente anche i compagni di Rifondazione comunista hanno dovuto ammettere la pochezza dell’amministrazione comunale di Portoferraio. E così hanno sbattuto l’uscio di una giunta di cui non vogliono più condividere le responsabilità». «Se il sindaco Roberto Peria fosse politico trasparente, ora dovrebbe dimettersi per consentire ai cittadini di tornare alle urne e scegliere, loro che ne hanno il diritto, la nuova maggioranza che vogliono li amministri. Quanto ai condizionamenti di cui Prc lo accusa riguardo alla materia urbanistica, sarebbe poi opportuno che il sindaco chiarisse la propria posizione dinanzi al consiglio e a tutta la cittadinanza». «Purtroppo riteniamo che questo non accadrà, e che la giunta Peria andrà avanti tra l’agonia di rimpasti e rimedi condannando il territorio a rimanere malgovernato». Marcella Amadio - Luigi Lanera Deleghe ritirate a Palmieri Peria: "Mie dimissioni? Non ci sono presupposti" Come pareva ormai scontato il Sindaco di Portoferraio Roberto Peria in mattinata di Mercoledì 1° Agosto ha revocato le deleghe affidate a Daniele Palmieri. E' quindi rottura tra Rifondazione ed il primo cittadino portoferraiese anche se per capire quanto e se sarà definitiva occorrerà attendere almeno fino alla mattinata di giovedì, durante la quale avrà luogo un incontro tra Peria ed i dirigenti provinciali e regionali di Rifondazione. E' il sindaco stesso ad annunciarcelo aggiungendo che prima di domani darà comunque una risposta articolata punto per punto alle critiche mosse da Rifondazione. Circa la possibilità che la crisi dia luogo a sue dimissioni Roberto Peria è categorico: "Non è il caso e non ci sono i presupposti, quello che occorre fare in questo momento è chiarezza, mi auguro che la si faccia e che si riesca a dare una lettura corretta a questa crisi". Ma Peria si augura la ricomposizione del quadro di alleanza che lo condusse a stravincere le elezioni? La risposta è chiara: "Se avessimo voluto far saltare deliberatamente l'alleanza altre sarebbero state le vie e le occasioni da cogliere, siamo invece a verificare se c'è ancora la possibilità di riannodare un filo che è stato spezzato, e che noi non abbiamo spezzato" sr I Consiglieri Marini e Meloni: Ma che cosa è veramente accaduto? Apprendiamo con meraviglia, leggendo le pagine dei giornali, che Rifondazione Comunista si è svegliata dal letargo che ha caratterizzato la vita dei politici di sinistra a Portoferraio. Il Partito della Rifondazione Comunista si è accorto che a Portoferraio le cose non vanno bene ed il programma con il quale Peria & c. sono stati chiamati a governare non è stato rispettato in nessuno dei punti previsti e che neanche quel buffo rimescolamento del 2005 con il quale vennero ridivise le poltrone della Biscotteria (l’uscita di scena della verde Truglio e di de Michieli Vitturi e l’entrata in scena di Garfagnoli e Pellegrini) ha portato benefici nell’azione amministrativa di questa “accozzaglia” politica che nel 2004 con molta enfasi strappò la città dalle mani del centro-destra. Ma che cosa è successo veramente? Può essere che l’assessore Palmieri ed i suoi illustri colleghi consiglieri (Lupi e Forti) non sapessero che cosa (non) stava facendo l’Amministratore Peria? È credibile che la colpa di tutto possa essere dei Dirigenti Comunali? Come mai minacciano la crisi (e non è la prima volta) ma non rassegnano le dimissioni? Si ritorna a parlare di poteri forti che condizionano l’urbanistica, concetto che tante volte è stato usato contro il centro-destra nella passata legislatura e che torna drammaticamente di moda oggi nelle parole rilasciate alla stampa dall’Assessore di Rifondazione ma per il quale non ci vengono fornite adeguate motivazioni (tra l’altro se la memoria non ci inganna anche Rifondazione ha votato a favore di questo Regolamento Urbanistico). Peria oggi, nel primo atto di coraggio del suo mandato, ha ritirato le deleghe all’Assessore Palmieri, prendo atto che questa volta il Sindaco ha agito con fermezza e decisione anche se nei suoi comunicati manca la vera analisi politica del fallimento dell’esperienza amministrativa del centro-sinistra nel comune di Portoferraio. Il Sindaco dovrebbe spiegare che cosa intende dire Palmieri quando accusa la dirigenza del comune di gestire a proprio piacimento l’amministrazione, dovrebbe spiegare il motivo per cui i suoi “alleati” oggi lo accusano di non aver portato avanti nessuno dei punti programmatici previsti, ritirare la delega non è una risposta adeguata per questa città che dal 2004 è letteralmente paralizzata e, di conseguenza, degradata. Evitino Peria & c. di addossare le responsabilità di questa paralisi alla precedente amministrazione, sarebbe stato facile anche per il centro-destra risanare il bilancio comunale aumentando tutte le tasse possibili (T.I.A. e I.C.I. in primis) e riducendo i servizi e le offerte culturali-turistiche per la città così come hanno fatto loro. Abbiamo sempre sostenuto che chi amministra una città deve farlo in forza della volontà popolare che ha deciso con il voto, ci rendiamo conto oggi che quando chi è chiamato ad amministrare è lasciato in balia delle onde da parte della propria maggioranza, che quando chi amministra è più interessato alle parole che ai fatti, ai tavoli di concertazione piuttosto che alla risoluzione vera dei problemi, quando tutto ciò accade forse è meglio che gli amministratori facciano una seria riflessione, per questo invitiamo il Sindaco Peria e la sua Giunta a pensare bene se è ancora il caso di continuare con questa esperienza amministrativa e se non è il caso di pensare ad una rinascita economica e turistica di Portoferraio con nuovi e più capaci amministratori. Simone Meloni (Forza Italia) Roberto Marini Consiglieri Comunali Portoferraio I Dirigenti del Comune di Portoferraio non si sentono Talebani Secondo il P.R.C. i Dirigenti del Comune di Portoferraio sarebbero inefficienti, si opporrebbero all’Amministrazione, sarebbero sempre più impegnati a condizionare pesantemente l’attività amministrativa e costantemente preoccupati di acquisire sempre maggiori incentivi economici. Il titolo del Tirreno di oggi sintetizza: “Comune ostaggio dei Dirigenti”. I Dirigenti “talebani” si sono veramente stufati di essere ad ogni piè sospinto additati come capri espiatori delle difficoltà dei rapporti politici all’interno dell’Amministrazione. La continua, impropria attribuzione alla Dirigenza Comunale di responsabilità politiche parte da affermazioni assolutamente non reali e non veritiere e tende ad aggredire la neutralità e la laicità delle istituzioni rischiando di coinvolgere i Dirigenti nello scontro tra le forze politiche. Noi non vogliamo assolutamente entrare nel dibattito interno all’Amministrazione. Quello che intendiamo fare è rivendicare pienamente il nostro ruolo positivo al servizio dei cittadini e non del singolo amministratore pro tempore. Dobbiamo, purtroppo, sottolineare la indisponibilità dell’Assessore al Personale a curare le relazioni sindacali con la Dirigenza. Diamo atto al Sindaco di un confronto corretto e ragionato che ha sempre cercato, in piena autonomia, senza alcun condizionamento, di utilizzare al meglio tutte le risorse tecnico professionali della Dirigenza, che hanno dato e danno quotidianamente il loro contributo al funzionamento della macchina comunale, nonostante la progressiva riduzione, da anni, del personale e la situazione finanziaria disastrosa dell’ente ad inizio legislatura. Chi, continuamente, attribuisce tutte le colpe possibili alla macchina comunale, dovrebbe anche avviare una riflessione autocritica sulle capacità politiche della gestione delle problematiche del personale. Relativamente al trattamento economico dei Dirigenti, lo stesso è semplicemente regolato dai Contratti Nazionali le cui dotazioni finanziarie nell’ente sono ferme ormai da anni. I Dirigenti del Comune di Portoferraio continueranno, come sempre, a lavorare per assicurare ai cittadini i servizi che gli amministratori decideranno di erogare, auspicando dal livello politico unità di intenti, chiarezza di obiettivi e di risorse, senza continui interventi denigratori nei confronti dei propri principali collaboratori. I Dirigenti a tempo indeterminato Battaglini, Donati, La Fauci Peria: "I poteri forti lo indichi il PRC; nessuno ha chiesto a Marini il salto della quaglia Gli esponenti di Alleanza Nazionale, Amadio e Lanera, chiedono alla Giunta di chiarire quali siano i poteri forti, di cui parla il documento di Rifondazione Comunista. In realtà è Rifondazione Comunista che deve chiarire la propria affermazione. Infatti, nessuno più di questa Giunta è stato così trasparente nelle scelte e nelle azioni. Prendiamo atto, inoltre, che il consigliere Marini è contrario ad un eventuale salto della quaglia. Tengo a precisare che non gli è mai stato richiesto di farlo. Roberto Peria - sindaco Rifondazione: Peria versa in stato politico confusionale Il Direttivo del Partito della Rifondazione Comunista, preso atto della grave, immotivata ed unilaterale decisione del Sindaco di revocare l'incarico di assessore al Compagno Daniele Palmieri, rappresentante del PRC nella Giunta, rileva che tale atto pone fine al vincolo fiduciario e politico che era alla base degli accordi assunti durante la campagna elettorale che ha portato all'elezione dell'attuale Giunta comunale. E' un chiaro attacco politico al nostro Partito. Prendiamo atto che il Sindaco, invece di rispondere puntualmente ai nostri rilievi di tipo politico ed amministrativo circa la sostanziale non attuazione del programma di governo sottoposto tre anni fa ai nostri concittadini, ha ritenuto di eludere i problemi da noi posti con un provvedimento del tutto astruso ed arrogante. Dobbiamo quindi ricordare a Peria che è stato nominato sindaco del comune di Portoferraio in base ad un ben preciso programma e con il sostegno di una ben precisa maggioranza. Più volte l'abbiamo invitato ad una azione di governo più incisiva che rispettasse il programma elettorale e i bisogni della città. Purtroppo le nostre richieste sono cadute nel nulla e, di conseguenza, dobbiamo prendere atto che ormai questa amministrazione e il sindaco in particolare hanno raggiunto un livello di impopolarità decisamente imbarazzante. Il fatto che in un simile quadro il sindaco espella dalla propria maggioranza la seconda forza politica per consensi elettorali, dimostra lo stato politico confusionale in cui versa il primo cittadino. Invece di affrontare i problemi e cercare i rimedi per rilanciare l'azione del comune prevale in Peria e nei suoi evidentemente cattivi consiglieri una volontà di rottura, forse nella speranza di veder accorrere in aiuto qualche possibile transfuga centrista. Si tratterebbe ovviamente di un'operazione di corto respiro utile al massimo a prolungare l'agonia. Crediamo che la strada da seguire da parte dell'Amministrazione comunale sia quella di una forte ripresa d'iniziativa politico-amministrativa sulla base del programma votato dai cittadini. Ciò premesso il Sindaco deve immediatamente reintegrare il consigliere Palmieri nelle proprie funzioni di assessore e convocare urgentemente il Consiglio comunale per dare atto delle reali ragioni della crisi in corso e per verificare la possibilità di dare ulteriore vita all'attuale esperienza amministrativa. Nel frattempo il nostro partito, costituitosi gruppo autonomo in seno al Consiglio comunale, rimetterà tutte le deleghe e gli incarichi ricevuti fino a quando non sarà reintegrato l'assessore Palmieri e sarà convocato il Consiglio comunale. In caso contrario saremo noi stessi a chiedere in via d'urgenza la convocazione del Consiglio per dare la possibilità ai cittadini di conoscere le reali cause della crisi in corso. Facciamo appello alle altre forze politiche, in particolare a quelle della sinistra, per un comportamento politicamente responsabile che consenta di proseguire ad amministrare Portoferraio con un reale spirito d'innovazione, per restituire dignità e fiducia alla nostra città e smettere di stendere un tappeto rosso alla vittoria della destra in vista delle elezioni del 2009, come fino ad oggi è stato fatto. PARTITO DELLA R. C. SINISTRA EUROPEA "Circolo U. Lupi-Isola d'Elba"


portoferraio palazzo della biscotteria orologio

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comune ingresso portoferraio biscotteria

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comune palazzo portoferraio biscotteria

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filippini mauro rifondazione bandiera

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daniele palmieri

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simone meloni marini

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Amadio Lanera  furgone

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peria microfono

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quaglia

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