Come era bello quando di fronte a una tragedia improvvisa, a una pestilenza, a un amore finito, si poteva guardare nei fondi del caffè, o al volo degli uccelli, o interrogare i tarocchi, e trovare una spiegazione qualsiasi, ma rassicurante, confortante, consolante. Oggi, per esempio, di fronte al suicidio collettivo della maggioranza portoferraiese, ci sarebbe voluto nulla a dire: “Hai visto le balene in porto di qualche settimana fa? Era un segno premonitore: voleva di’ che anche le nostre balene politiche stavano perdendo la via, e presto si sarebbero arenate tutte sulla spiaggia delle Ghiaie, e tu volessi buttargli l’acqua diaccia addosso per non farle disidratare, e chiamare la goletta di Green Peace (colpo di ‘ulo, è anche in porto!) per riportarle a largo e farle rimettere in cammino per la su’ strada. Si doveva capi’ da allora”. Invece, intelligenti e razionali come siamo diventati, di questo giro “a chi fa meno” un ci si capisce un bel nulla. Forse non si sa tutto, e colle spiegazioni nuove che il Peria ci promette ci si vedrà un po’ più chiaro (perché dai comunicati pubblicati Rifondazione, ci dispiace dirlo, ma ha ragione da vende’). Forse la visita di Rutelli ha portato male (secondo noi sia lui che, di più, la Palombelli quando passano bisogna toccassi), o forse u’ bello guaglione ha suggerito al Sindaco di far fuori i pericolosi rivoluzionari che tanti fastidi procurano alla difficile gestazione del PD. Forse ancora la visita di accompagnamento alle residenze napoleoniche e il conseguente entusiasmo per il Grande Corso hanno fatto credere a Peria che la Giunta fosse cosa sua, fosse un problema della sua fiducia personale per un assessore o per l’altro, venendo a mancare la quale il deludente collaboratore viene mandato a casa senza neanche gli otto giorni (o crede, il Peria, che noi popolo elettore ci s’abbia tutta ‘sta fiducia per tutti e singoli i membri della Giunta, e che non si sia costretti a ripuppassi qualcuno reprimendo il forte desiderio di vederlo andare, diciamo così, alla su’ casa?) e non pensa che di quello che riguarda la simpatia fra lui e il Palmieri non ce ne potrebbe frega’ di meno, ma l’assessorato riguarda i suoi elettori e gli elettori del Palmieri, e il patto stabilito anche con una certa fatica e qualche ripugnanza forse vicendevole fra gli uni e gli altri; e le persone (salvo il caso che il Sindaco non abbia trovato l’Assessore mentre rubava nella cassetta delle elemosine in chiesa, ma allora è roba da carabinieri) c’entrano poco e nulla: se no Prodi avrebbe dovuto fa’ fòri mezzo governo (o forse tutto), come faceva Berlusconi quando qualcuno gli rompeva… (la rima fatela voi). Notoriamente non violenti, in questi casi suggeriamo ai contendenti di andare coll’Ovovia in cima al Capanne, farsi una bella scazzottata, e tornassene giù belli rilassati, senza mette nel mezzo voti, speranze e magari illusioni di tanta altra gente. Come se ne sorte? Male. Ha ragione Fioroni: in Italia i ragazzi non sanno la matematica. Se il Peria sapesse contare fino a ventuno starebbe parecchio più calmo. Bene bene che gli vada resta con undici voti contro dieci (ma il Gragnoli pare parecchio agitato). E tirare avanti due anni dovendo pensa’ a rincalzare le coperte a tutti i consiglieri di maggioranza perché un piglino freddo e non manchino in Consiglio è un lavorone lavorone lavorone. O pensa il lieto Peria di vincere torna se si va a votare “al mezzo termine”? Non riesce neanche a Bush, che forse non è più vispo ma ha tanti più mezzi. O pensa già alle “larghe intese”, imbarcando Nurra e Novaro (ma poi so’ tredici, e porta male). E Palmieri, vòle proprio fa’ l’Achille sotto la tenda? E se poi gli casca addosso, insieme alla Comunità Montana, all’ESA, all’ATO, all’UFO, alla RAF e alla BBC? Certo la revoca della delega non semplifica le cose, e se prima di fa’ cazzate si contasse fino a dieci (che è più facile che ventuno, perché sono le dita delle mani) non ci si troverebbe nei casini in questo modo. Stiamo a vedere. Se continuano a fa’ casino si pigliano tutti e si buttano in darsena: poi si chiama i bambini e i giornali e gli si racconta che so’ balene che hanno perso l’orientamento. La Primula Russa (noi no) Cara Signora Primula Veda di non sbizzarrirsi troppo, che se tanto tanto poi la realtà supera la fantasia ....
balena1 giugno 2007