Ha inizio la sperimentazione di ormeggi a bassissimo impatto ambientale presso lo Scoglietto. Al via la sperimentazione di ormeggi compatibili con il fondo marino e della Prateria di Posidonia oceanica. Alla firma del Protocollo d’ Intesa, il Sindaco di Portoferraio Dott. Roberto Peria, Dott. Alessandro Giannì per Greepeace, Sig. Bruno Bozzoli Presidente della sez. di Portoferraio della Lega Navale Italiana, Sig. Gianfranco Coletti Presidente del Circolo Subacquei Teseo Tesei. Lunedì alle ore 12:00 si è tenuta una conferenza stampa sulla nave Rainbow Warrior di Greenpeace, ormeggiata nella Darsena medicea di portoferraio, per sancire ufficialmente l’inizio di un percorso per l’ installazione di ormeggi presso l' isolotto dello Scoglietto. All’ interno di un’area di tutela biologica che fu’ istituita nel 1971, per decreto ministeriale grazie alle richieste del Circolo Sub Teseo Tesei. ll sito è méta di appassionati subacquei e diving per la quantità delle specie ittiche presenti, e la facilità con cui si possono osservare. Per salvaguardare questo “tesoro” e impedire che giornalmente le ancore possano danneggiare i fondali, il Comune di Portoferraio e le associazioni Greenpeace, Lega Navale Italiana sez. Portoferraio, Circolo Subacqueo Teseo Tesei hanno sottoscritto un Protocollo d’ Intesa con l’intento di realizzare un campo boe per coloro che effettuano le immersioni guidate. Per questo primo momento è importante effettuare un monitoraggio dei fondali, e il numero e la tipologia delle imbarcazioni che effettuano gli ormeggi. Probabilmente saranno poste due boe per iniziare questa fase sperimentale. Appena saranno noti i dati potremo elaborare un progetto di più ampio respiro. Abbiamo già iniziato a chiedere la disponibilità dei diving interessati all’area dello Scoglietto e quanto prima effettueremo delle riunioni per approfondire la discussione. Sono stati coinvolti anche altre Istituzioni nazionali e locali, quali il Ministero dell’Ambiente, l’Ente Parco dell’Arcipelago, la Provincia di Livorno, la Regione Toscana. Si ringrazia in particolare il responsabile Area Mare di Greenpeace, Alessandro Giannì, che con la sua pazienza è riuscito a riunire i soggetti che oggi sono i firmatari del Protocollo e Antonio Marino della NovaSUBCON per il suo prezioso contributo tecnico. A giorni una tipologia di ancoraggio a basso impatto ambientale sarà resa disponibile per l'inizio della sperimentazione.
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