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Controcopertina: Garfagnoli sulla querelle del Centro Storico

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 01 agosto 2007

Leggo sulla stampa una nota "arrabbiata" e non firmata di alcuni esercenti del Centro Storico. Premetto che non ho mai espresso giudizi in ordine alla quantità né alla qualità di cittadini, siano essi commercianti o meno, che esprimono le loro opinioni e legittime valutazioni (o proteste) per le problematiche della nostra città. Tra quelle sollevate l'unica questione che riguarda direttamente gli aspetti della mobilità è quella della chiusura al traffico veicolare nel centro storico durate il periodo notturno. Su questo punto, dopo aver tenuto assemblee pubbliche e incontri con le associazioni di categoria, è sembrato opportuno individuare l'inizio della chiusura alle ore 20.00, considerato che vi erano proposte alle ore 19.00 e alle ore 21.00. Non credo che il problema della fruizione del centro storico sia legato all'orario di chiusura serale del traffico. La giunta ha deciso, dopo gli incontri del 2005 e del 2006, e in base a quanto contenuto nel programma di governo, per la chiusura graduale del traffico ai non residenti nel centro storico. Il primo intervento in tale direzione è la creazione della ZTL attuale (quella che coincide con la chiusura serale) e che sarà regolamentata in seguito con varchi elettronici. I non residenti, turisti e elbani, durante il periodo di alta stagione, potranno raggiungere il centro storico senza utilizzare l'auto, utilizzando le aree di sosta esistenti (che saranno adeguatamente regolamentatecon parcometri) che sono collegate con servizi di trasporto pubblico. Uno sforzo maggiore dovrà essere fatto nel pubblicizzare tali collegamenti e le modalità per raggiungere il centro. In tal senso non credo sia l'ora in più o in meno che faccia la differenza. La differenza è fatta, come giustamente dicono gli "esercenti del centro" dagli investimenti (che l'amministrazione sta facendo) sull'arredo urbano e sul centro monumentale nel suo complesso, solo così Portoferraio potrà togliersi la nomea di centro e porto di passaggio; con un centro storico libero dalle auto, come sono quelli di paesi molto frequentati durante l'estate (Capoliveri, Porto Azzurro), la città potrà rendersi fruibile e appetibile per i turisti e non. Il traffico in altre realtà simili italiane e non, è ormai superato: esempi che possono avere analogie con la nostra città sono quelli di piccole città medievali e rinascimentali francesi che hanno fatto questa scelta in anticipo sui tempi ed ora ne stanno raccogliendo i frutti. In ordine alla Darsena, anche se questo esula dalle mie competenze, per fortuna riusciamo a riempirla in luglio ed agosto, ma (quest'anno è stato particolarmente positivo) anche, parzialmente, in bassa stagione. In altre località turistiche il pieno si registra per poche settimane, come, prendendo a riferimento situazioni simili, a Calvi e Bonifacio. In relazione alla raccolta differenziata anch'io credo che il sistema utilizzato sia inadeguato per il nostro Centro Storico, ho proposto, in tal senso di utilizzare, altri metodi, come quello usato in alcuni cantoni svizzeri e in Scandinavia: i rifiuti non vengono posizionati fuori ma conservati in casa in appositi contenitori e consegnati al passaggio e in ogni caso il sistema prevede piccole isole ecologiche per consentire lo smaltimento ai non residenti.


Portoferraio Via Bechi scalinata

Portoferraio Via Bechi scalinata