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Rifondazione attacca: disatteso il programma, costituiamo un gruppo autonomo

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 01 agosto 2007

A più riprese abbiamo sollecitato pazientemente il Sindaco e l'amministrazione affinché fosse data concreta attuazione alle linee programmatiche senza ottenere quel cambio di passo che oggi, dopo un faticoso risanamento delle finanze comunali, sarebbe finalmente possibile. Abbiamo più volte sottoscritto accordi di rilancio dell'azione amministrativa, sottolineando le priorità, con trattative , spesso lunghe ma dall'esito positivo con le altre forze della maggioranza. Ma ormai con costanza il Sindaco li disattende quando non ne contraddice il contenuto dal giorno successivo alla sottoscrizione. Eppure, lo ribadiamo, continuiamo a richiamare l'attenzione su elementi del programma col quale ci eravamo presentati dinanzi agli elettori nel 2004. L'emergenza abitativa In fase di predisposizione del bilancio di previsione 2007, dopo una lunga discussione si raggiunse (ed era solo il marzo scorso) un accordo secondo il quale sarebbero state impiegate le risorse disponibili in via prioritaria per la risoluzione definitiva dell'emergenza- Orti, in primo luogo investendo in tale obiettivo il canone che Casalp riconosce al comune per la concessione degli alloggi di ERP. Già a giugno, non solo l'amministrazione comunale non aveva posto in essere alcun concreto intervento, ma la data, già fissata alla fine del 2007 come punto di arrivo finale per lo sgombero della baraccopoli, veniva spostata in documenti ufficiali (delibera di consiglio comunale) di un anno. Solo dopo una seduta terminata alle 3 di notte il nostro partito riusciva a ripristinare l'accordo originario. Ma già soltanto alcuni giorni dopo, in un incontro ufficiale tra Casalp e comune, il Sindaco ipotizzava di utilizzare il canone concessorio per pagare il debito di €1.200.000 euro verso la Regione Toscana lasciato dalle due precedenti amministrazioni. Bilancio comunale Da tempo denunciamo una scarsa coerenza nella gestione finanziaria tanto che, mentre nel novembre 2006 sembrava che l'ente fosse sull'orlo del dissesto, si viene a scoprire in sede di rendiconto l'esistenza di un avanzo di amministrazione di oltre mezzo milione di euro. Tutto ciò non è privo di conseguenze concrete in quanto per mesi ci è stato detto che la città era sporca piena e di buche per mancanza di fondi. Stessa risposta per gli scarsi stanziamenti per interventi importanti come quelli sui contributi per l'affitto o la bonifica di gravi situazioni quali il Padiglione, solo per fare degli esempi. In un simile quadro ci saremmo attesi che l'amministrazione adottasse nei confronti dei soggetti responsabili i dovuti provvedimenti. Invece gli stessi, non solo non hanno avuto alcuna conseguenza negativa, ma svolgono di fatto il ruolo di sindaco-amministratore di questo comune senza essere stati votati dai cittadini. E addirittura per loro si propongono lauti premi economici (alla faccia dei costi della politica!). Lavori pubblici e manutenzione della Città Molte opere pubbliche sono state portate a termine. Un risultato notevole se paragonato all'inerzia della precedente giunta. Molte potevano già essere state avviate. Purtroppo l'aver fatto mancare artificiosamente risorse all'amministrazione nell'autunno 2006 fa sì che oggi nei cassetti non vi siano progetti. Nel corso del 2007 apriranno soltanto pochi cantieri, già deliberati nel 2006. Perdiamo un anno, quello centrale della legislatura. I vincoli del patto di stabilità ci impediranno un recupero nel 2008. Del tutto disorganizzato è poi il servizio di manutenzione ordinaria della città, per il quale, nonostante l'esistenza di una squadra operai interna, stanno aumentando gli appalti esterni. Le riunioni organizzate nei quartieri l'inverno scorso avevano indicato chiaramente che i piccoli interventi rappresentavano una priorità per i cittadini. In sede di approvazione del bilancio, il Sindaco si era impegnato a destinare a questo settore attenzioni e risorse maggiori. La volontà c'era, i risultati no. Urbanistica Dopo aver conseguito un risultato storico, come quello di aver dato alla città un regolamento urbanistico dopo vari decenni, non si è però poi portata avanti la redazione dei piani attuativi, alcuni dei quali di vitale importanza.In primo luogo i Piani PEEP di edilizia popolare. Altrettanto ferma è la predisposizione di importanti strumenti rivolti al mondo produttivo (piano di settore delle attività alberghiere e dei campeggi, nuovo PIP, ad esempio). Unico avvio del procedimento lo abbiamo approvato in relazione al piano di settore della portualità con una delibera adottata in felice coincidenza con la crisi Esaom ed il ricatto occupazionale della proprietà con 24 licenziamenti minacciati. Avevamo ammonito il sindaco a non cedere al ricatto, ma i primi atti che ci vengono proposti non andrebbero in questa direzione. Il rinnovo imminente della concessione dei pontili abusivi all'ex cantierino, oggi proposta in conflitto con l'indispensabile porto pescherecci già programmato dal comune e dell'Autorità portuale, non ispira chiarezza sul comportamento tenuto al tavolo delle trattative da Peria e Zini. La crisi di Esaom deve essere affrontata facendo valere al massimo il peso delle concessioni demaniali marittime del comune, nel vero interesse dei lavoratori e dell'intera città, per la quale la realtà del Cantiere resta di primaria importanza se legata ad uno sviluppo di natura industriale e non di rendita speculativa. Ribadiamo che il massimo dello sforzo debba essere applicato alla realizzazione dei PEEP, strumento atteso da tante famiglie per la realizzazione della prima casa. Mentre si tardava su tanti importanti provvedimenti di maggior interesse pubblico, sono state sostanzialmente imposte con la minaccia del dissesto economico e del rischio di commissariamento del comune alcune scelte (ex Acit) per le quali si è andati in fretta e furia all'approvazione di varianti che invece tanto urgenti non erano; tanto che dopo un anno i privati non hanno ancora ritirato le concessioni né il comune ha incassato un solo centesimo. Barriere antiterrorismo e Autorità Portuale di Piombino Disatteso è stato pure l'impegno del sindaco di dare una soluzione allo scempio delle barriere antiterrorismo, seppure la soluzione alternativa del pontile Massimo sia stata annunciata ormai da tempo. Intanto i danni economici e d'immagine per Portoferraio e la sua economia continuano. Della rimozione più nessuna notizia, così come della pioggia di milioni di euro che l'A.P.P. doveva riversare in investimenti sul nostro porto. Rapporti con gli altri enti e istituzioni Il comune di Portoferraio continua ad essere alla mercé delle volontà di altri enti, senza saper contrapporre un adeguato riequilibrio delle rispettive esigenze. Oltre a quanto già detto sull'A.P.P. aggiungiamo che specialmente con la Provincia di Livorno, guidata dal collega di partito di Peria Kutufà, sono ben scarsi i risulti ottenuti. La c.d. “Gattaia”, che dopo tante battaglie il comune è finalmente riuscito a comprare, è stata concessa alla Provincia per la nuova sede dell'A.P.T. La condizione delle strade provinciali e delle rotatorie sono sotto gli occhi e il giudizio di tutti. In generale l'atteggiamento è sempre poco rivendicativo. La storia dell' elisoccorso lo dimostra. Quale soluzione sarebbe migliore di quella di espropriare una parte (piccola) dei piazzali Esaom ? Sempre sul fronte sanità, prosegue indisturbata la trasformazione dell'ospedale in un poliambulatorio con pronto soccorso. Macchina comunale Più volte si è lamentata la grave situazione dovuta all' inefficienza dell'azione dei dirigenti, veri gestori del comune e direttamente alle dipendenze del Sindaco che li nomina e ne stabilisce la retribuzione. Più volte il nostro assessore al personale ha visto le proprie proposte stoppate per l'opposizione (alla quale il sindaco non si contrapponeva) della struttura dirigenziale. Su pressione del nostro partito, il piano del personale per il corrente anno ha visto raggiungere importanti traguardi. Ma ogni innovazione, ogni riallocazione delle risorse interne trova impedimento ad essere attuata. Prevale sempre una arrendevolezza alle pretese di qualche dirigente sempre più impegnato a condizionare pesantemente l'attività amministrativa. Col beneplacito di buona parte della giunta. Così nessuna iniziativa concreta per ridare slancio all'azione di governo può trovare attuazione. Anche le poche cose che potrebbero essere portate a termine (dal diserbo alla segnaletica, dall'arredo del Centro storico alla sostituzione dei giochi delle Ghiaie, etc) restano lettera morta. L'amministrazione è prigioniera delle logiche di una macchina comunale segnata dalla costante preoccupazione dei dirigenti di acquisire sempre maggiori incentivi economici ed è invece sempre più lontana dalla realtà e dalle esigenze del paese. Non si può generalizzare, ma la realtà è ben chiara a tutti. In tale contesto, il PRC valuterà a breve se continuare a tenere la delega alle politiche del personale o restituirla al sindaco. In questa situazione, che abbiamo sopra illustrato solo esemplificativamente in relazione a certi settori d'azione, riteniamo di dover per l'ennesima volta richiamare il Sindaco al rispetto degli impegni assunti con gli elettori ed a tal fine ci vediamo costretti a costituirci in Consiglio comunale come gruppo autonomo valutando di volta in volta l'atteggiamento da prendere in ordine alle deliberazioni proposte. Al Capogruppo Alessandro Mazzei, che ben ha svolto il suo ruolo, va il nostro ringraziamento per il lavoro di questi anni. Riteniamo in questo modo anche di poter aumentare l'incisività della nostra azione di sprone e stimolo alla Giunta e all'interno di questa, ma anche di controllo sull'operato dell'amministrazione in un quadro in cui appaiono sempre più nette le sensazioni che alcuni poteri forti abbiano ripreso a condizionare le scelte politiche, soprattutto nell'edilizia e nell'urbanistica. Come accade a livello nazionale, anche nella nostra città l'allontanamento dai patti di maggioranza e dal programma elettorale sotto spinte di natura centrista sta portando alle difficoltà attuali. Chi ne è responsabile se ne assume tutte le conseguenze.


peria palmieri leggermente ridotta

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