Il ns.povero Cosimo Mele Adams (ora che tutto è stato messo in piazza possiamo dirlo: Cosimo è figlio naturale di zio fester adams come si evince dal simpatico sorriso) dopo la galera subita qualche anno fa per alcune persecutorie indagini su mazzette sembra inavvertitamente intascate, era riuscito a trovare un lavoretto che finalmente gli permetteva di vivere onestamente. Certamente non un lavoro facile: lontano da casa, a discutere di cose che non capiva, solo e senza amici. Uno di quei lavori che ormai non vuole più fare nessuno, contratti a termine che talvolta non vengono rinnovati, niente pensione ma solo vitalizi non rivalutabili, qualche biglietto del cinema, qualche volo in aereo. Avesse trovato da fare il netturbino vicino a casa! Niente, gli era toccato di fare il deputato, lavorare a roma senza neppure sapere bene cosa fare, la sera a bighellonare per la città sconosciuta pensando alla moglie, anzi alle mogli (una ex) lontane. Una di queste sere il ns. fester jr. incontra una gentile signora, anzi due, anche loro senza contratti a tempo indeterminato anche loro in cerca di un po' di calore umano. E' Luglio, a Roma fa freddo e le tre povere anime non trovano di meglio che ripararsi in una locanda dove sperano di passare la notte. Ma purtroppo, sarà la fame, sarà lo sporco (la locanda sembra molto sudicia, c'è polvere dappertutto), una delle due donne si sente male e viene ricoverata. Apriti cielo. Si sa, è estate, i giornali non sanno cosa scrivere e così fester jr.viene coinvolto in una serie di maldicenze senza pietà. Mi appello dunque agli uomini buoni che l'hanno votato e fatto eleggere dopo lo spiacevole episodio delle mazzette. Fatelo ancora! Date a fester jr. la possibilità di continuare il suo cammino di redenzione! Trovategli un appartamento pulito! Il mitile ignoto La redazione di Elbareport, profondamente toccata dalla triste sorte del povero Cosimo, fa voti affinché l'appello del milite ignoto non abbia a cadere nella cinica indifferenza di una società che pare aver smarrito il senso della solidarietà. La redazione altresì si impegna a chiedere alla editorialista (?) Barbara Palombelli (che tutto il mondo ci invidia) di farsi carico della stesura di un nobile scritto, inserendo nel suo elenco di "vittime del giustizialismo" oltre che Bettino Craxi, Gardini etc pure Cosimo Mele (e veda se può fare qualcosa pure per Marcello dell'Utri e Cesare Previti). Come portoferraiesi pensiamo poi che la Città di Cosimo dovrebbe spalancare le braccia ed accogliere lo sfortunato Cosimo dandogli la terza chance di ricostruzione della sua carriera politica, in fondo non sarebbe il primo vecchio arnese dell'UDC che l'Elba ricicla.
cosimo mele