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Rifiuti di Bagnoli a Piombino: il motivato "no" di Legambiente

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 31 luglio 2007

Finalmente qualcuno comincia ad accorgersi che c'è qualcosa che non va. Ancora non si ammette che questa operazione è sbagliata nelle sue fondamenta, perché i problemi non si risolvono spostando enormi quantità di rifiuti da una parte all'altra del paese con un enorme spreco di fondi pubblici e poche garanzie ambientali, si cerca di far quadrare il cerchio, ma è già l'inizio di una riflessione. Si incomincia a riflettere partendo dagli effetti indotti al territorio piombinese dal trasporto, stoccaggio, movimentazione e trattamento. Allora occorrerebbe continuare almeno su questo piano e dire che tutti i rifiuti pericolosi non debbono venire a Piombino perché qui non ci sono impianti per trattarli e che sarebbero stoccati per decenni, occupando territorio pregiato, spolverando e puzzando. E allora anche i 40.000 rifiuti pericolosi del dragaggio delle sabbie inquinate davanti alla colmata di Bagnoli e pure i pericolosi che ci sono nella colmata di Bagnoli (che ha inquinato il fondo del mare) non devono venire a Piombino. Se tutti questi rifiuti rimangono a Napoli, vuol dire che si pensa davvero che là sia possibile far funzionare le cose, sia possibile trattarli, costruire l'impianto di trattamento e costruire le vasche di colmata che li accolgono in tempi utili. E allora cade tutto il castello delle motivazioni che sono alla base di tutto questo grande "affare" del trasporto anche di tutto il resto del materiale (1.300.000 m3 della colmata di Bagnoli e i 2.333.000 del dragaggi della bonifica del fondale di Bagnoli). Comunque, continuando solo nella ristretta logica localistica, non si é risolto il problema dello stoccaggio, del trasporto a terra e della costruzione di un nuovo pontile per l'attracco delle bettoline. Inoltre non si è affatto affrontato il problema delle enormi quantità che l'impianto della TAP dovrebbe trattare e vendere quando ancora non esiste neanche una ipotesi di accordi per la commercializzazione, ed esistono problemi di enormi quantità di rifiuti che provengono dalla Lucchini. Enormi quantità che stoccano giornalmente da ora a quando andrà in funzione e quelle che dovrebbero provenire giornalmente dopo, e quelle che proverranno dalle necessarie bonifiche. (Si dice che rimangono da trattare alla TAP solo 300.000 m3, non è esatto, rimangono tutti i 900.000 m3 e sono una quantità ingestibile) Anche una ristretta logica localistica dovrebbe far dire: prima di tutto si iniziano a risolvere i problemi locali; a commercializzare il Cig; a fare un piano delle bonifiche; a calcolare quanti rifiuti si possono far venire da fuori, e solo dopo accettare quelle quantità che è possibile trattare e collocare. Ogni altro ragionamento è solo fuori da ogni logica.


costa piombino

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