Nella storia del film "Un uomo da marciapiede" orrendo titolo italiano dato a "Midnight Cow-Boy" si narra l'avventura di un buzzurro made in USA che giunto a New York , propostosi come gigolò incappa in una inattesa cilecca ed in una impietosa presa per i fondelli da parte della "cliente" che gli fa una serie di allusivi esempi: ".. un cavaliere senza cavallo, un trombettiere senza tromba.. etc." La storia è affiorata dalla nostra memoria non solo per quel che ci ha scritto il Sig. Tavolario lamentando la progressiva rarefazione delle vecchie care cassette rosse dove si può imbucare la posta (eliminata quella di piazza Gori e quella di via Carducci il lettore si chiede: "Ma i turisti se le dovranno portare a casa dei conoscenti da soli le cartoline?), ma anche dopo aver constatato la veridicità di quanto ci segnalava la nostra vicina di casa, la signora Maria. Ebbene sì, è vero, presso il rutilante nuovo ufficio postale unificato di via Manganaro, che tutto il mondo ci invidia, oltre a qualche piccola incongruenza come ad esempio i 4 posti auto a cui si può comodamente accedere solo da una scalinata (!) l'assenza delle care vecchie insegne a bandiera gialle, il posizionamento del postamat sul retro del fabbricato ad una camminata dall'ingresso, si nota l'assenza di una cassetta delle lettere. Come dire, che se uno va alla Posta e gli uffici sono chiusi non può neppure imbucare una lettera, noi non l'abbiamo trovata. Ci viene da pensare che delle barzellette simili a quelle che da noi si usava raccontare sui Carabinieri (ora è passato un po' di moda) se non le stesse tradotte ed adattate, in Inghilterra si raccontano "contro" i poveri dipendenti e dirigenti delle poste. Avessero, almeno, per quanto riguarda le alte sfere laddove ".. si puote/ ciò che si vuole e più non dimandare", ragione gli inglesi?
casetta postale