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Val Carene: Attendendo un palo della luce come Godot

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 20 luglio 2007

In Italia si sa le cose non funzionano: troppa burocrazia! E anche in questa piccola isola felice, quasi lontana dal caotico, frenetico e “impastoiato” caos cittadino, non siamo esenti dalle trappole burocratiche e dell’indolenza di chi ci governa! I fatti per i quali ci lamentiamo sono ben conosciuti dalle “alte sfere”, dato che sono anni e anni che sono iniziati e ancora non conclusi, perché manca un solo “piccolo” palo della luce! Da due anni, infatti, gli abitanti di Val Carene aspettano che venga messa in funzione la fognatura, ma ciò non avviene ancora, perché l’ENEL deve mettere il palo per dare energia alle pompe. Che l’abbiano piantato e debbano aspettare che cresca?! Per non parlare, poi, della nuova condotta idrica che è stata fatta insieme alla fognatura, ed ancora non è in funzione: è più comodo sperperare l’acqua (bene sempre più prezioso come si sa) e far riparare la vecchia conduttura, che a chiamarla colabrodo è fargli un complimento! Le rotture non si contano più, come non si contano più le chiamate per la segnalazione delle suddette. Gli interventi per arginare queste falle avvengono con molto ritardo (settimane) e intanto ettolitri ed ettolitri di acqua si riversano in strada a ricreare buche “crateriche”, che magari erano state da poco tappate! Ci pare che la situazione abbia dell’assurdo: si parla di non sprecare acqua, si parla di non disperdere liquami, ma a tutto ciò degli onesti cittadini e contribuenti come possono porre rimedio senza che le aziende preposte (ENEL e ASA) appongano un po’ del loro interesse? Forse, abbiamo trovato la soluzione: basterà aspettare qualche anno ancora, affinché il palo della luce cresca innaffiato dall’acqua delle perdite!!!


palo della luce

palo della luce