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Guido Provenzali, Sinistra Democratica: i costi della politica

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 19 luglio 2007

Fra le priorità del movimento politico Sinistra Democratica compaiono due punti strettamente collegati tra loro: l’etica politica e la questione morale. Da un po’ di tempo a questa parte si è aperto finalmente un dibattito nella società civile sui costi della politica o meglio sul fatto che l’attività politica troppo di frequente si contraddistingue per un uso disinvolto se non per un vero e proprio spreco di pubblici denari. I Senatori Cesare Salvi e Massimo Villone lo scorso anno pubblicarono un bel libro “Il costo della politica. Eliminare sprechi, clientele e privilegi per riformare la politica ”, nel quale analizzavano tale fenomeno e proponevano una serie di possibili rimedi a tale disfunzione della nostra democrazia. Recentemente l’argomento è stato affrontato anche da Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo , nella loro inchiesta arrivata in libreria con il titolo “La casta”, propongono un elenco lunghissimo di situazioni presenti in tutte le pubbliche Amministrazioni, dai più piccoli enti locali fino ai palazzi del potere di Roma che dimostrano un degrado pericoloso oramai raggiunto nella gestione della cosa pubblica. Mario Pirani su La repubblica del 10 maggio parla di partiti che sempre più spesso diventano nomenklatura, con il rischio ormai concreto di una crescente diffidenza da parte dei cittadini nei confronti delle istituzioni ed i loro rappresentanti, che troppe volte sembrano più perseguire il raggiungimento delle proprie soddisfazioni personali, piuttosto che un generale miglioramento della qualità della vita delle donne e degli uomini che loro dovrebbero rappresentare. La Corte dei Conti “bacchetta” i comportamenti deviati di tanti uomini politici arrivando spesso a dover intraprendere formali procedimenti nei confronti di tanti amministratori pubblici dalle mani bucate. Siamo il paese simbolo delle “auto blu” ; secondo un’inchiesta della Stampa del 17 maggio in Italia il numero totale delle auto di rappresentanza presenti sul territorio nazionale è arrivato a più di mezzo milione, per la precisione 574.000 . Il secondo paese in questa classifica poco virtuosa sono gli Stati Uniti con 73.000 auto; Germania, Francia e gli altri grandi Stati europei hanno un parco macchine di 10 volte inferiore al nostro. Accanto a tanti uomini e tante donne che giornalmente svolgono con attenzione, scrupolo e sobrietà i compiti istituzionali a cui sono stati chiamati dai cittadini, ai vari livelli della vista democratica di una paese, dalla piccola circoscrizione comunale fino alla carica di parlamentare, troppi sono i cronici habituè della politica che passano da incarico ad incarico senza soluzione di continuità, sommando agli incarichi le relative altissime remunerazioni . Anno dopo anno, legislazione dopo legislazione, i soliti personaggi passano da un incarico ad un altro, spesso senza competenze specifiche adeguate al ruolo da ricoprire e troppe volte a scapito di persone capaci e preparate che meglio potrebbero adempiere a quelle specifiche funzioni . Se vogliamo davvero costruire in Italia una forza politica di sinistra che attui politiche coraggiose, per dare concrete risposte alle persone e migliorare la loro quotidiana esistenza, i nostri eletti dovranno essere credibili portatori di un modo nuovo di stare in politica, eticamente ineccepibile e moralmente inattaccabile. Dovranno essere riviste le entità di molte indennità di carica, a partire in primis da quelle dei deputati e dei senatori; dovranno essere profondamente riconsiderati alcuni privilegi previdenziali dei suddetti parlamentari ed in genere anche degli eletti nelle assemblee regionali che stridono con il dibattito in corso nel paese sulle pensioni dei lavoratori. Dovranno essere limitate le tante facilitazioni di cui godono troppi pubblici amministratori , la presenza spesso inutile di tanti uomini di apparato nei consigli di società partecipate, agenzie e fondazioni , emanazione diretta di PP.AA. Se non vogliamo allargare ancora di più quel fosso che divide la politica ed i suoi tanti frequentatori interessati, dalla gente comune e dai loro reali e concreti problemi, dobbiamo saper limitare una presenza nelle istituzioni che spesso si è tradotta solamente in una prepotente invadenza; meglio nominare persone capaci e competenti che degli inetti ma obbedienti servitori .


auto blu

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