L’odissea del Signor L. N. cinquantunenne livornese che si trovava in vacanza all’Elba, è iniziata un paio di settimane fa con una caduta dal motorino sulla strada per Marciana Marina: una famiglia di cinghiali, una scrofa con una serie di cuccioli al seguito gli aveva tagliato improvvisamente la strada facendolo volare a terra. Ricoverato all’ospedale l’uomo lamentava dei traumi al lato destro del corpo che non parevano comunque di rilevante entità e poteva far presto ritorno nella sede delle sue vacanze. Ma il livornese era destinato a riapparire ai sanitari elbani prima della fine delle sue vacanze lamentando forti dolori nella regione gastrica che dopo una serie di accurati controlli svelavano la loro origine: una lesione epatica che non era stata immediatamente rilevata ma che era sicuramente correlabile con le contusioni l’incidente, e l’evoluzione dello stato di salute del degente con le ore faceva emergere la necessità di un intervento chirurgico. Alle 21 di martedì 17 Luglio i medici portoferraiesi chiedevano quindi il trasferimento in continente del paziente, ma per sfortuna alla sala operativa del 118 di Livorno contemporaneamente alla richiesta isolana giungeva un fax da Marina di Grosseto nel quale si dava notizia che l’elicottero Pegaso2 era in avaria e le riparazioni in corso non avrebbero consentito di porlo in linea di volo prima della mattinata. A quel punto il 118 si attivava per ottenere l’impiego di un mezzo sostitutivo attraverso la Prefettura: operazione piuttosto complessa (soprattutto burocraticamente) che poteva compiersi solo alle ore 3.20 di mercoledì, quando dopo il trasferimento del paziente a La Pila con un’autoambulanza della Misericordia, questi poteva arrivare a Livorno a bordo di un elicottero militare che aveva raggiunto lo scalo elbano da Pratica di Mare. “Fortunatamente – ci ha dichiarato il Dott. Genovesi, responsabile provinciale del servizio 118 e del Pronto Soccorso Labronico – eravamo il presenza di un paziente che era in stato di coscienza e respirava autonomamente, più problemi avrebbe comportato il trasferimento con un mezzo “non medico” di qualcuno intubato” Ma lei quasi sei ore e mezzo ad attendere il mezzo di soccorso aereo sono state “assorbite” dall’uomo trasportato abbastanza bene, le sue condizioni, ci dicono, sono migliorate.
Elicottero pratica 5