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Controcopertina: La risposta di Legambiente ad Ugo Lucchini

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 15 luglio 2007

Caro Sergio, Permettimi di rispondere al Signor Lucchini che è certo in buonissima fede, ma che mi pare un lettore o troppo candido o troppo disattento. Essendo anche io consigliere comunale, essendo io davvero quotidianamente oggetto di insulti, minacce anche fisiche, indirizzatemi da una sorta di fogna telematica che bisognerà convogliare prontamente alla prima condotta di scarico elbana allacciata, per poter finalmente smaltire tutto quel materiale fecale liberamente conferito su internet - anche da amministratori comunali, sotto pseudonimo ma riconoscibilissimi -, non comprendo dove sarebbe la lesa maestà per il sindaco e l'assessore di Capoliveri. Come dice Beppe Grillo, chi viene eletto è «un nostro dipendente» e deve rispondere più di altri di ciò che fa e soprattutto di ciò che non fa, come nel caso delle condotte sottomarine e della depurazione. Devo dire al Signor Lucchini che Legambiente ha risposto ad una nota ufficiale del Comune di Capoliveri che accusava espressamente il nostro Circolo - completamente estraneo alla modalità ed alla definizione dei punti di prelievo delle acque e, naturalmente, alle analisi delle stesse che sono eseguite da tecnici specializzati ed indipendenti che operano, proprio per garantire la scientificità ed indipendenza dei risultati, senza nessun controllo da parte dei circoli locali e quindi nemmeno di Legambiente Arcipelago toscano - con queste esatte parole: «Avvenimenti e personaggi della realtà locale ci fanno purtroppo intravedere possibilità di strumentalizzazioni che il nostro territorio non merita: si desidera quindi invitare l'Associazione rappresentata a livello nazionale ad una corretta e fattiva collaborazione evitando "terroristici" comunicati e segnalazioni particolari che più hanno a che fare con la gratuita diffamazione che con la sincera interpretazione dei fatti». Ci dicono che queste gravissime accuse di possibile falsificazione dei dati siano state ripetute dal Sindaco Ballerini anche durante l'ultimo Consiglio Comunale. Ci pare davvero che il Signor Lucchini abbia visto "un altro film": è normale che un Sindaco ed un Assessore all'Ambiente e vicepresidente di Parco Nazionale, senza prima essersi informati di come stanno veramente le cose, accusino la più grande ed attiva associazione ambientalista dell'Arcipelago di aver commissionato praticamente false analisi ad hoc, è normale che amministratori comunali ci chiamino terroristi e diffamatori? Non vede, in questo si, un atteggiamento violento di esibita disinformazione dell'opinione pubblica, che alimenta quel gorillaio di minacce di morte e attentati, intimidazioni, istigazione alla violenza politica che può tranquillamente leggere sulla discarica on-line prima citata? Per quanto riguarda Margidore, come dice il Signor Lucchini, «Lo stesso Circolo peraltro, in un precedente intervento, riteneva che l'inquinamento riscontrato a Margidore dipendesse da scarichi di imbarcazioni sottocosta, con ciò escludendo cause dipendenti dall'Amministrazione Comunale». E lo sa perché? Perché, a dimostrazione di quanto non vi sia nessun complotto e nessun prelievo su commissione, inizialmente nella tabella riassuntiva dei risultati dei prelievi eseguiti dai biologi di Goletta Verde, per un refuso c'era scritto erroneamente "Lacona", e non "Lacona/Margidore", quindi l'interpretazione data da Legambiente, non essendoci a Lacona condotte di scarico a mare, è stata quella di una presenza di una barca vicino a riva che, come fu probabilmente per Fetovaia lo scorso anno, avrebbe potuto scaricare a mare. L'errore è stato corretto dal giornalista della Nazione Roberto Medici che ha fatto notare che i biologi di Goletta Verde erano stati visti fare i prelievi a Margidore e non a Lacona. Dopo un giro di telefonate con i tecnici è stato appurato che il prelievo riguardava effettivamente Margidore, e Goletta Verde ha rettificato prontamente. E allora la spiegazione cambia, perché a Margidore esiste un depuratore che l'Ato e l'Arpat (e Legambiente) definiscono da sempre insufficiente e malfunzionante (negli anni passati fu addirittura messo sotto sequestro!), perché a Margidore c'è una condotta sottomarina di scarico nuova ma non allacciata e da moltissimi mesi posata sul fondo, perché la condotta vecchia è fuorilegge sia per profondità raggiunta che per distanza dalla costa. E' facile intuire cosa si può trovare analizzando quel tratto di mare in una giornata di vento che spinge verso terra. Allora, Signor Lucchini, non le sembra che gli amministratori capoliveresi siano disinformati o facciano finta di esserlo? E guardi Signor Lucchini, se si parla di correttezza formale, noi queste cose le andiamo dicendo da 14 anni, e sulla depurazione all'Elba abbiamo fatto svariati e documentatissimi dossier, siamo già stati denunciati - dall'ex Sindaco di Capoliveri Barbetti e dagli albergatori - e siamo stati assolti in due processi perché la situazione delle condotte di scarico sottomarino era, nel 1993, molto simile a quella di oggi. Ci dispiace che anche Lei sia tra quei lettori disattenti e selettivi che se ne sono accorti, scandalizzandosi al contrario, solo quando il bubbone sottomarino è scoppiato e Goletta Verde lo ha trovato e, naturalmente e doverosamente, lo ha detto. Forse il Signor Lucchini non ha colto una ulteriore stranezza in questo dibattito: sa chi sono oggi i più feroci critici di Legambiente per la diffusione dei dati di Goletta Verde? Gli stessi che negli anni passati ci accusavano di nascondere l'inquinamento del mare perché eravamo stati comprati dagli Albergatori, sono gli stessi partiti ed uomini politici e amministratori che solo pochi giorni fa hanno scritto in documenti e comunicati ufficiali che non si poteva fare l'area marina protetta perché il mare elbano è sporco perché non ci sono depuratori e le condotte sottomarine non funzionano!! Anche noi apprezzeremmo molto "un sostanziale rispetto per le controparti e per le persone in linea generale", ma partendo dalla realtà dei fatti concreti, dalla situazione della depurazione e degli scarichi fognari sottomarini, e non dalla negazione dei fatti, dalle accuse di complottismo e terrorismo, di lesa elbanità o di lesa maestà.


panorama pitte e golfo di mola gavassa

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