Caro Direttore, mai dibattito è stato più salutare, perchè la gestione delle difficoltà dei bambini e dei giovani è priorità assoluta in una società che si usa definire civile. Senza nulla togliere all'operato di Don Milani, faccio parte di quella numerosa schiera di giovani che negli anni '70 hanno sperato di cambiare la società occupandosi anche dei bambini e ragazzi dei quartieri popolari e poveri delle grandi città, lavorando nei centri estivi, gestendo l'attività di scuole integrate, diffondendo modelli di solidarietà. Mi ha sempre animato il "fare", già allora e tanto meno ora sopportavo e sopporto il dibattito teorico. Le invio quindi una proposta che concorrerebbe a costruire "il villaggio" e a realizzare una vera azione preventiva: 'una settimana di laboratori, spettacoli, percorsi formativi e informativi, dedicata alla cura dei piccoli e piccolissimi'. Credo infatti, condividendo l'opinione dellla Pedagogista Marina Lallo, che la comunità si debba preparare ad accogliere i bambini, per far sì che i percorsi di crescita ed educativi siano armoniosi e adeguati. Presenterò ai vari Assessorati questa esperienza, realizzata già da alcuni anni a Torino, sperando di incontrare persone attente e disponibili ai bisogni primari del nostro "villaggio". Potrebbe essere un buon inizio!
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