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Congresso dei DS; si parlerà anche di aree marine protette

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 14 luglio 2007

Il 4° congresso dei D.S. dell’Isola d’Elba si apre sabato 14 luglio alle 15.30 all’hotel Airone con la relazione introduttiva che terrà Lorenzo Marchetti su incarico della direzione uscente. Dopo il saluto del sindaco di Portoferraio sono previsti i contributi dei rappresentanti delle categorie sociali ed economiche ed a seguire gli interventi delle forze politiche, dei movimenti e dei cittadini impegnati nella costituzione del partito democratico. Seguirà il dibattito dove, oltre agli interventi degli iscritti, sono in programma i contributi di Andrea Manciulli (segretario regionale) e di Matteo Tortolini (segretario della federazione). Le conclusioni saranno tratte da Nicola Latorre vicepresidente gruppo dell’Ulivo del Senato e componente l’esecutivo nazionale dei DS. Alle 19.30 i delegati voteranno il documento politico-programmatico e eleggeranno il segretario, la direzione e il collegio dei garanti. Per quanto attiene le posizioni demagogiche e populiste assunte in questi giorni dalla destra locale in molti nei DS si chiedono che cosa hanno fatto, o perlomeno detto, gli amministratori del centrodestra quando la proposta delle aree marine protette fu avanzata dall’allora ministro Matteoli e avvallata dall’allora commissario del parco Ruggero Barbetti. «E’ conveniente cogliere l'opportunità che le aree marine protette offrono all’intero Arcipelago. Riteniamo, tuttavia, che la loro istituzione non possa e non debba essere trattata come un semplice problema burocratico, c’è bisogno di una proposta forte e condivisa che può esplicitarsi attraverso la Comunità del parco». Così si evidenzia nella relazione introduttiva che continua «Noi apprezziamo le conclusioni unitarie a cui è giunta la Comunità del parco. Ci sono, a nostro avviso, tutti gli elementi per avviare un lavoro sereno e tranquillo. Per questo chiediamo al ministero dell’ambiente tutto il tempo necessario per i confronti, gli approfondimenti, la costruzione di strategie condivise, l’individuazione di modelli gestionali che garantiscano più efficienza e maggiore partecipazione dei comuni, affinché queste possano definirsi aree marine protette partecipate».


Gorgonie subacqueo fondale

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