La Lista Civica di minoranza esordisce con la seguente nota: “Marciana marina: il Presidente degli albergatori ha costruito 1031,44 mc e non 529,44. Antonini ha realizzato il 95% di quanto previsto per gli alberghi dagli strumenti urbanistici del Comune”. Per corretta informazione mi preme rimarcare che Antonini non ha esaurito il 95% di quanto messo a disposizione dagli strumenti urbanistici. Infatti è stato costruito solamente un volume di poco superiore a 500 mc poiché il resto era già stato autorizzato e approvato in precedenza. Si deve quindi prendere atto che la Lista Civica di minoranza ha omesso di compiere una piccola operazione aritmetica che si chiama sottrazione. (operazione che si imparava ad eseguire alle Scuole Elementari di una volta). A conferma di ciò, come si può infatti leggere nell’Atto Comunale inerente la pratica edilizia n. 33/06 del 27.10.06 e protocollata col n. 10459, si parla di contribuzione prevista dalla Legge per gli oneri di urbanizzazione di “volumetria del piano terrazzato oggetto di ristrutturazione mc. 1031,44 da cui va decurtata la volumetria del solo Roof garden ammontante a mc. 286”. Non ultimo, va tenuto conto che la cubatura da me riportata nella lettera del 21 maggio si riferisce al volume dal quale è stato volontariamente omesso quello dei 3 gazebo in legno (esistenti dal 2002 e regolarmente autorizzati nella pratica di concessione edilizia n. 01 del 2 gennaio 2002) con un volume di circa 200 mc. Da tutto quanto è facilmente calcolabile la cifra di 529,44 mc. I volumi sono quindi leggermente diversi da quelli riportati nella nota della Lista Civica di minoranza che ha agito con lo scopo di mettere in evidenza solo quello che si vuole. E, per inciso, sarebbe anche bene ricordare che l’adeguamento del Piano Terrazza faceva già parte del Piano di Lottizzazione approvato dall’Amministrazione Berti e poi revocato proprio dall’Amministrazione DeFusco. A dimostrazione della mia buona fede ribadisco che la mia opposizione non riguardava la visione dei documenti ma la riproduzione non motivata da opportuna richiesta dei documenti tecnici. Sarà mia cura, perciò, chiedere nelle sedi competenti il riconoscimento del danno morale e di immagine che tutta questa situazione sta creando a me, alla mia attività e all’Associazione che mi onoro di rappresentare fino alla scadenza regolare del mio mandato. Dichiaro, fin da ora, che quanto mi sarà riconosciuto sarà da me devoluto a qualche Associazione di portatori di handicap ben più meritevole di tanti pseudo paladini della giustizia sociale.
Marciana Marina Scorcio dal Mare