La FAITA: opportuno un atteggiamento più prudente, ma le acque vanno depurate
Scritto da : Elena MaestriniPubblicato in data : giovedì, 12 luglio 2007
Puntuale come le tasse è arrivato un nuovo verdetto della Goletta Verde: le acque di Margidore (ma inizialmente sembrava si trattasse di Lacona) sono inquinate. Sappiamo tutti che le acque di balneazione elbane non sono più le stesse di cinquanta anni fa, ci mancherebbe altro, ma sappiamo anche che, in base ai rilievi periodicamente e sistematicamente effettuati dall’Arpat (agenzia regionale per la protezione ambientale), le acque dell’Elba risultano, in media, più pulite di quelle della costa toscana. Pretendere che i risultati di un prelievo fatto a Margidore in una giornata di forte scirocco (come hanno ammesso gli stessi responsabili dell’associazione ambientalista) debbano essere assunti come valori assoluti, accantonando tutti i dati raccolti dall’Arpat nel corso degli anni (dai quali è sempre risultata una situazione “nella norma”), ci sembra oltretutto sbagliato sul piano metodologico. E’ molto discutibile anche il momento scelto per la diffusione dei dati. In un mercato, come quello turistico, che talvolta pare manifestare sintomi di schizofrenia e nel quale, comunque, l’immagine è tutto, dichiarare alle agenzie di stampa europee che le acque dell’Elba sono inquinate, proprio nel momento in cui milioni di persone si accingono a decidere in quale luogo trascorrere le proprie vacanze, può produrre danni gravissimi alla nostra economia. Riteniamo che, nella fattispecie, sarebbe stato opportuno un atteggiamento più prudente, responsabile e rispettoso, oltre che della verità, delle esigenze di tutti coloro –imprenditori e lavoratori dipendenti- che trovano nell’industria turistica l’unica loro fonte di sostentamento. Per quanto riguarda il problema degli scarichi a mare e della depurazione delle acque, è evidente che va avviato a soluzione entro tempi ragionevolmente brevi. Faita Toscana Solo una precisazione, che probabilmente va ribadita per non generare ultriore confusione. Durante la conferenza stampa è stato più volte sottolineato che le analisi "fotografano" un momento delle acque, e non danno patenti di balneabilità, nessuno ha parlato di valori assoluti. Chi però si è trovato a fare il bagno in quel giorno ed in quelle ore ha trovato QUELLA situazione. ER
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