Per verificare nuovamente la qualità delle acque elbane, che per ora sono risultate ufficialmente sempre più che buone, é stato concordato un nuovo intervento di Arpat Toscana, a cui si rimanda per ogni tipo di considerazione in merito alla qualità delle acque di Capoliveri. L’Amministrazione Comunale sente però il dovere di aggiungere alcune riflessioni sulla questione sollevata da Legambiente Arcipelago Toscano, in una discussione inqualificabile che sembra mettere purtroppo in evidenza comportamenti che rasentano la patologia medica della schizofrenia. Legambiente Arcipelago definisce la classe politica elbana “contraddittoria e cialtronesca”, affermando che in questo frangente si “è perso la testa”, taccia di “demagogia, esibita ignoranza e mala informazione” l’intera amministrazione di Capoliveri. La classe politica è libera espressione della volontà dei cittadini. Queste offese rivolte agli amministratori pubblici sono di riflesso indirizzate a chi all’Elba vive, e provengono da persone che si atteggiano a soloni dell’ambientalismo, con toni oltremodo arroganti, esibendo competenze tra l’altro mai verificate. Le amministrazioni elbane impiegano le loro forze per gestire i problemi quotidiani e per programmare lo sviluppo futuro del territorio. Si scontrano quindi con numerose difficoltà che cercano di volta in volta di superare. Senza nulla togliere alla legittimità dell’azione di stimolo critico che le associazioni svolgono, è fuorviante e intimidatorio sbandierare dati “istantanei”, per costruirvi attorno considerazioni generalizzate, gridando al malcostume e allo scandalo. La strumentalizzazione distorcente è fare di questi dati e di queste campagne anche delle occasioni per delegittimare un’amministrazione o una classe politica. E’ un avvelenamento che davvero contraddice il confronto democratico. Le ultime feroci dichiarazioni dei locali esponenti del Cigno Verde ne sono una lampante dimostrazione. Anche nella diversa visione del modo di amministrare, quello che serve per l’Elba è la continua attenzione ai problemi, ai fatti, registrati e diffusi secondo legittime procedure. A questo proposito, ad esempio, abbiamo di recente intrapreso una azione comune con Asa e Aato5 per operare più incisivamente anche sulle condotte a mare, per una delle quali l’anno scorso il problema è stato risolto con una ordinanza sindacale. Ora si vuole ritornare ai risultati che Arpat ha fornito e fornirà a breve. Perché il mare di Capoliveri - che a quello che dicono i tecnici, per fortuna non è a rischio - di certo va preservato e valorizzato, tenendo conto delle esigenze di chi su questa isola vive o soggiorna. E’ rispetto a questo obbiettivo che l’Amministrazione Comunale in carica si muove. Paolo Ballerini - Sindaco di Capoliveri La replica ulteriore degli ambientalisti viene ancora una volta dal Portavoce del Cigno Verde e risulta sintetica quanto poco conciliante: "Conosciamo l'instabilità dei comportamenti del Sindaco di Capoliveri - dice Umberto Mazzantini - non ci meraviglia il suo populismo di stile berlusconiano, anche lui si ritiene intoccabile ed unto dal Signore; stia attento perché così si scivola. Crediamo che più che per Margidore il Sindaco Ballerini sia preoccupato per Mola, e così crea una cortina fumogena che a un primo sguardo può sembrare autolesionista. La tecnica é sempre la solita: prima offende, poi quando qualcuno risponde a tono si dichiara offeso. Ma ormai il trucco é scoperto.
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