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Lettera aperta al Sindaco (e Provincia, e Regione) sul Regolamento Urbanistico

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 07 giugno 2003

Il Comitato Cittadini Attivi, alla luce dell’approvazione del Regolamento Urbanistico, con l’unanimità da parte della maggioranza, è costretto inevitabilmente a tornare sulla scottante questione, rivolgendosi direttamente al Presidente della Regione Claudio Martini, al Presidente della Provincia Claudio Frontera, agli assessori all’urbanistica dei rispettivi enti e per ultimo agli amministratori di Portoferraio. Il momento infatti è cruciale, perché il consiglio comunale ha approvato il Regolamento Urbanistico e segnato così in negativo il destino di questa città, dei suoi abitanti e dei suoi ospiti. Un consiglio comunale che ha legittimato una mostruosità, un’idea folle e devastante di pianificazione del territorio, a disprezzo dei diritti dei cittadini, delle loro reali esigenze e della salvaguardia dell’ambiente, un ambiente e una natura volani dell’economia turistica dell’isola. La maggioranza è stata compatta, sicura di aver partorito il miglior strumento possibile, sprezzante delle osservazioni – tecniche e pertinenti - presentate dalla cittadinanza sempre più delusa. Una maggioranza determinata a portare avanti i propri progetti, non quelli di un paese e della sua popolazione. Per chi viene fatto così in fretta e furia il Regolamento Urbanistico? Ne manca uno da oltre venti anni, non sarebbe stata qualche settimana in più a compromettere tutto! Ma i cittadini, per i quali un’Amministrazione dovrebbe lavorare, sembrano quasi un elemento di disturbo e, nelle migliori delle ipotesi, vengono appellati come “incompetenti” o come “strumentalizzati”, quando anche i muri sanno che i più arrabbiati sono proprio quelli che li hanno votati… Il Comitato, in particolare, è rimasto colpito dall’atteggiamento tenuto in Consiglio Comunale dagli stessi amministratori: non solo non si è avuta la correttezza e il coraggio di votare singolarmente almeno le corpose osservazioni presentate dai comitati, dalle associazioni e persino da Provincia e Regione, ma di fronte alla richiesta di approfondimenti e precisazioni di ordine tecnico (come riguardo alle volumetrie consentite, dove metaforicamente risulta che 5+5 = 11…) niente è stato risposto, negando non solo l’evidenza ma anche la possibilità di un democratico e civile confronto. Vorremmo ricordare al nostro sindaco, anche assessore all’urbanistica, ai membri della Giunta e altri consiglieri che, in sede di consiglio comunale, alzando una mano – un gesto ricco di significati - ci si assume una grandissima responsabilità verso l’intera popolazione e verso sé stessi. Non ci piace infatti il modo in cui viene trattata la cittadinanza e neppure certe affermazioni: questo Regolamento Urbanistico caro sindaco non è così “partecipato” come va sbandierando pubblicamente. I fatti degli ultimi giorni ci danno ragione: Lei e la Sua Giunta avete infatti inficiato d’autorità il lavoro svolto dalla Commissione Urbanistica (quanto tempo perso in nome di una democrazia di facciata…), convocata a meno di 24 ore dal Consiglio Comunale per ribaltare i pur insufficienti risultati ottenuti dai cittadini nelle precedenti Commissioni Urbanistiche. Ai Presidenti di Provincia e Regione, e a tutti coloro che ne hanno la possibilità e il dovere, chiediamo invece di vigilare attentamente e di intervenire in maniera opportuna nel caso se ne dovesse ravvisare la necessità, sia per evitare uno scempio, che l’intera Portoferraio e tutta l’Elba potrebbero pagare in maniera profumata negli anni a venire, sia per ripristinare quella certezza del diritto e quella equità sociale, che a nostro avviso sono elementi imprescindibili di un buon governo. Chiediamo, quindi, come è nostro diritto, di essere opportunamente sostenuti e appoggiati, considerato che la strada da intraprendere rimane soltanto una… Non è compito esclusivo dei comitati ergersi a difesa dei diritti della cittadinanza, anzi… i comitati si formano e operano quando vi è il “buco” da parte del mondo amministrativo e politico, un buco dove cadono i diritti delle persone e anche un corretto modus di porsi a livello umano e personale. Non ci piace questo cinico e grigio modo di amministrare senza buon senso e senza cuore… E’ forse questa la nota più triste, appurare che un amministratore non ami il proprio territorio e tutta la sua gente.


strada val di denari

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pf panorama grata linguella

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