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AMP - Le opinioni di un professionista dei fondali

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 10 luglio 2007

Ciao Sergio, ho letto sulla stampa un resoconto sul documento approvato dal Consiglio di Portoferraio a proposito di Area Marina Protetta e, alla luce della mia esperienza di mare e di subacquea sportiva professionale, vorrei fare alcune considerazioni. Provando a riassumere quanto espresso nella proposta del Consiglio: -sulla base di quanto scritto, per come lo si legge dalla stampa, allo Scoglietto si tornerebbe addirittura indietro come livello di protezione, in quanto rientrerebbe nella zona B, ed in esso verrebbe esclusa solo la piccola pesca artigianale, ma non la pesca residente amatoriale (attualmente esclusa). Probabilmente si tratta di un omissis dovuto alla sintesi giornalistica, altrimenti sarebbe paradossale per l'unica zona protetta esistente adesso all'Elba. -nella zona C è prevista la pesca amatoriale a residenti e assimilati anche con palamiti con un max di 70 ami a persona, e fino a 200 ami a barca. Dato che il limite attuale è di 100 ami a persona, con un max di 200 ami a barca, è come dire che per questo aspetto la protezione del mare resta invariata sia prima che dopo l'istituzione dell'AMP, almeno per cio' che riguarda le zone C -le zone A non sono previste, e nelle zone B si puo' fare esattamente tutto quello che attualmente già si fa, o quasi, e cioè pesca con canne e lenze (quindi anche a traina, mi chiedo?) amatoriale, e pesca artigianale, cioè proprio i due tipi di attività che nel sottocosta hanno il maggior impatto ambientale. -non si fa alcun cenno all'altra sciagura recentemente regolamentata (e di fatto quindi autorizzata!!) da apposita ordinanza dalla Capitaneria di Porto di Portoferraio, e cioè la pesca subacquea professionale (in apnea e con l'autorespiratore): verrebbe anch'essa ammessa in zona C (in quanto pesca in apnea) o addirittura in zona B (in quanto piccola pesca artigianale)? Ma il punto cruciale è che verrebbe da chiedersi: qual'è la filosofia di questa proposta? In pratica essa fotografa l'esistente (a parte le limitazioni sulla pesca sub in zona B, che è l'unica vera protezione introdotta, e l'allontanamento dello strascico). Di conseguenza, la domanda che sorge spontanea è: vale la pena istituire un'AMP semplicemente per realizzare questo (blando) livello di tutela dell'ambiente? Dall'analisi della proposta di Portoferraio verrebbe altresi' spontaneo pensare che le premesse siano sbagliate, e cioè che il mare dell'Elba NON abbia bisogno di protezione, quindi tanto varrebbe lasciare tutto cosi' com'e'... Purtroppo pero' la premessa, il punto di partenza di tutta la discussione è rigorosamente vera: IL MARE DELL'ELBA HA BISOGNO DI PROTEZIONE, e versa in uno stato comatoso. Questo assunto non sembra essere stato preso nella giusta considerazione nel documento del Comune. Non si puo' negare la condizione di stress alla quale è sottoposto il nostro mare elbano, la premessa, appunto: chi non la riconosce non ha idea dello stato delle cose oppure, mi dispiace dirlo, è in malafede, tertium non datur. Una proposta di questo genere non raggiunge nè l'obiettivo primario (che è la protezione del mare e della sua biodiversità, ricordiamocelo), nè quello secondario (perchè tale è, ricordiamoci anche questo) della qualificazione/promozione del territorio in senso naturalistico ambientale: infatti una vera riqualificazione del prodotto Elba dal punto di vista del marketing del turismo si ottiene passando attraverso l'istituzione di una AMP che effettivamente svolga il suo ruolo, cioè protegga l'ambiente. Secondo la mia opinione, la proposta ministeriale non è una buona proposta, piu' per quanto riguarda la regolamentazione che la zonazione. Entrambe possono essere negoziate, ma occorre partire da un punto condiviso, che è questo: il nostro mare ha necessità di essere protetto. Questo è l'obiettivo da raggiungere istituendo un'AMP, e su questo punto le necessità economiche devono fare un passo indietro, per poter fare poi un balzo avanti in direzione di un turismo ambientale di qualità.


sub tesei

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