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Calcio dietro le sbarre concluso il campionato di Forte S.Giacomo

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 06 luglio 2007

Si è concluso il campionato di calcio 2006/07 svolto all’interno dell’istituto Penitenziario di Porto Azzurro a cui hanno presso parte cinque squadre composte da Detenuti ed una dal personale di Polizia Penitenziaria “Fiamme Azzurre”. Il titolo è andato proprio a quest’ultima che ha potuto schierare una formazione di tutto rispetto contando su nomi eccellenti del calcio elbano come Manzo, Corsi e Pugi. Questa la rosa completa della squadra che ha partecipato al campionato, presidente: Ispettore Capo Franco Pireddu, allenatore: Giovanni Autiero, portieri: P. Martino, F. Rinaldi, R. Pireddu & M. Proietto, difensori: C. Aloisi, A. Lambiase, R. Capurro, A. Lai, M. Fois, centrocampisti: A. Pugi, P. Corsi, M. Brienza, P. Caputo, G. Autiero, G. Di Natale, attaccanti: G. Manzo, M. Benedetti, F. Romano, F. Ferretti, S. Cara. Il palmares del miglior giocatore è stato assegnato a Mustafà del teem Armata Brancaleone qualificatasi al terzo posto preceduta dal Tiffany e seguito in ordine dall’Atletico sud, dall’One e dal fanalino di coda Resto del Mondo a cui va il pregio di aver onorato tutte le partite con l’impegno nonostante un unico punto in classifica, frutto di un pareggio. Le regole applicate per tutto il campionato sono quelle della F.I.G.C. senza alcuna eccezione, per il corretto svolgimento ed il rispetto delle regole vanno ringraziati i signori Nedo Adami, Sergio De Crescenzo, Gianni Banfi e Claudio Zecchini che hanno diretto le gare con molta personalità ed autorevolezza nonostante alcune situazioni non di facile gestione. Il ringraziamento principale va al Direttore del Penitenziaro, Dr Carlo Mazzerbo, che ha voluto riaprire le porte allo sport , in collaborazione con l’area educativa, nella persona del Dr. Domenico Zottola. E al Comandante di Reparto Ispettore Massimo Morlacchi, che ha organizzato la sorveglianza affinchè il torneo si svolgesse con regolarità. Inoltre si ringrazia l’Ispettore Capo Franco Pireddu, che con le continue richieste degli appertenenti alla lega calcio ha posto grande importanza nel pieno rispetto delle regole al proseguio del torneo, con professionalità e rispetto non solo delle persone, ma anche delle istituzioni sportive, a partire dagli arbitri “civili” ai vari giocatori di tutte le squadre. Il successo della competizione agonistica va attribuita in particolare anche ai detenuti che hanno partecipato, sia in campo che sugli spalti, dimostrando lealtà e sportività contribuendo positivamente affinchè questo campionato sia risultato un buon punto di partenza per aprire le porte del carcere ad eventi sportivi del genere in futuro.


calcio penitenziario

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