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A Sciambere del futuro di Elbareport

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 05 luglio 2007

Caro Sergio, anche questa mattina, come tutte le altre, appena acceso il computer e dato un rapido sguardo alla posta, mi sono apprestato a leggere con piacere il tuo (il nostro) quotidiano on-line, rito quotidiano propedeutico a un buon inizio di giornata. E come tutte le mattine è iniziata la solita lotteria: questa pagina si aprirà oppure no?, quante volte dovrò resettare prima di poter leggere l’a sciambere di oggi?, quante volte mi dirà che il network is busy?, e via così più o meno fino verso le dieci, quando evidentemente gli accessi diminuiscono. E allora mi è venuta un’idea. Visto che il problema deriva evidentemente da una ridotta disponibilità di risorse economiche con conseguente scarsità di mezzi tecnologici, perché non lanciare la proposta di un azionariato popolare che possa dare al giornale risorse maggiori senza intaccarne l’autonomia? Quando vivevo a Milano io avevo acquistato un’azione di Radio Popolare e ogni anno rinnovavo l’abbonamento. Elbareport ha migliaia di lettori in tutta Italia e non solo e credo che questa forma di autofinanziamento potrebbe riscuotere un notevole successo. Se deciderai di seguire questa strada io sarò il primo sottoscrittore. Pensaci. Un abbraccio MarcelloT Grazie Infinite Marcello Quella che hai suggerito potrebbe essere una strada per far fronte ad una "febbre di crescenza" che si ostina a non calare. Certo una soluzione la si dovrà trovare (e presto) perchè pare stiamo consolidando medie di 100.000 contatti (contatti non pagine) al mese abbiamo (caso unico crediamo per un quotidiano locale) un archivio di 500 Gigabyte "completalentamente" aperto gratis al pubblico con le cronache di 5 anni, determiniamo un movimento di dati pari a oltre 30 Gigabyte mensili sulla rete, e quello del volume del traffico, ancor più dei dati d'accesso, è il parametro a cui gli analisti guardano per valutare la "vitalità" di un sito. Siamo quindi in una situazione non solo paradossale ma doppiamente paradossale: rischiamo di implodere per eccessivo successo, e non riusciamo a trovare neanche chi si occupi di coltivare le potenzialità commerciali di un sito come questo che, dati e tabelle europee alla mano, dovrebbe valere tra 150.000 e 200.000 euro (hai letto bene non ho sbagliato a contare gli Zeri e le Boghe) di raccolta pubblicitaria annua. Comprendiamo che non ci siano agenzie disponibili(che hanno in scuderia media diversi ergo concorrenti), un po' meno che con queste stime non si trovi un agente pubblicitario (che peraltro partirebbe con un piccolo portafoglio di clienti già consolidato) neppure ad importarlo, che non si trovi un nuovo (nel settore) imprenditore capace di guardare oltre il proprio naso, tenendo conto che ormai Elbareport è uno dei "marchi" isolani più conosciuti all'Elba e fuori dall'Elba. Saremo di conseguenza costretti ad inventarci qualcos'altro per non continuare a perderci oltre che il lavoro pure un bel po' di soldi. Pensavamo in realtà alla costituzione (o meglio alla ufficializzazione) di Elbareport come strumento del volontariato, questo anche per far crescere la redazione e per assicurare possibilità di ricambio, a partire dal comandante pro-tempore che comincia ad essere stagionato e molto, molto stanco, ma che avendo pilotato questo vascelletto appunto per quasi cinque anni (che non sono pochi nella vita di una comunità per un organo di informazione)gradirebbe assicurarsi che comunque la rotta continui, indipendentemente dalle persone impegnate e dai ruoli che ricoprono in redazione. Certo quello che avevamo preso in considerazione potrebbe essere compatibile con la tua proposta, vedremo verificheremo con i nostri lettori, che un po' azionisti di questo giornale lo sono già, pur non avendo mai scucito un centesimo. Ma attendiamo per parlarne "la rinfrescata", quando i cervelli degli elbani che ne dispongono tornano a funzionare un po' meglio. Ricambio l'abbraccio


Elbareport schermo

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