Egregio direttore Chiederei la e-ribalta per un dibattito che non può esaurirsi a botte-risposte (come maestrale-scirocco) e poi più niente nel tradizionale torpore isolano delle istituzioni per il disagio socio-sanitario, perché proprio di questo si tratta. Correva l’anno 1991 ed allora lavoravo come neuropsichiatra infantile nel distretto di Massa-Follonica. Le percentuali dei bocciati alla scuola media toccarono il 20 % e scrissi alla “Nazione”per fare ironici-auguri a tutti i ragazzi respinti. Il Ministero della Pubblica Istruzione aveva varato il Progetto Nazionale sulla Dispersione e l’Abbandono Scolastico (…fenomeni che poi risultarono correlati alle bocciature !) Oggi, basito, non mi sento di augurare nulla, nemmeno a quel record-boy che con triplice ripetenza all’attivo potrebbe facilmente guadagnare le ribalte TV. E sempre nel tema del sensazionale sfodero questo elenco: 1. 2005 primi nella provincia per indice di ripetenza alle scuole superiori; 2. 2006 primi nella provincia per minor diplomati con il massimo dei voti; 3. 2007 primato assoluto a livello regionale (e forse più…) per percentuale di respinti in una 3° media. Altri primati regionali come l’eccellenza nell’Approccio Interistituzionale alle Problematiche di Apprendimento (dislessie) oppure essere i primi per percentuale di handicap e di certificati nelle scuole (2,6 % versus 1,9 della Regione Toscana) appaiono poca cosa. Eppure se un giornalista tiratore scelto da poltrona e computer (…sul modello Travaglio ed ancor prima Biagi…) consultasse i dati ed i risultati di inchieste sui giovani isolani degli anni 2000 dell’Osservatorio Scolastico Provinciale di Livorno scoprirebbe che a loro dire la scuola ha insegnato ….che nella vita esistono disuguaglianze, ingiustizie e parzialità……. Ed ancora potrebbe trovare le risposte alle domande tipo per il nostro territorio…quanti docenti si sono avvicendati durante il triennio della 3° classe dei bocciati? Quanti nuovi docenti quest’anno erano pendolari e precari? Quale percentuale di docenti pendolari-precari nel plesso ?...ed altre ancora, le cui risposte potrebbero portare alla conclusione che le nostre scuole secondarie (media e superiori) sono precarie e peripatetiche! C’è tanto di più a cercare nei libri, nei numeri e nella Costituzione, ma i giovani ignorano e i grandi pure anche se non tutti! Rilancio ancora la mia proposta, già comunicata agli Istituti Scolastici Elbani, divulgata nel seminario curato dal Rotary Club in maggio sul Disagio Giovanile ed ancora dalle colonne del l’isola, di un Progetto Interistituzionale per il bullismo (e devo oggi aggiungere di alunni e professori in quanto se la bocciatura è pratica agognata ed attualizzata esita nel minatorio, nel punitivo dunque nel bullismo…). Lo status delle scuole secondarie (medie e superiori) dell’isola è un problema di profilo socio-sanitario che necessita di un agire progettuale in rete finalizzato al recupero del senso etico delle agenzie educative, di quelle socio-sanitarie, delle famiglie e delle istituzioni politiche nella comunità. Un problema politico che dovrebbe essere affrontato in Conferenza dei Sindaci per le questioni sociali e sanitarie della nostra isola, luogo sempre ingiustificatamente disertato dai sindaci ed assessori degli otto comuni, che non sono mai stati tutti presenti in questo importante organismo (…un bel record!). Un grazie ruffiano in anticipo per lo spazio concessomi ed un cordiale saluto alla redazione complimentandomi per il taglio incisivo della e-testata PS: Questo mio intervento non sarà l’unico.
bambini medie Magro