”Nel mercato turistico mondiale, fortemente concorrenziale, il valore aggiunto è rappresentato dalla qualità dell’ambiente che si è in grado di offrire. Non possiamo dunque considerare il turismo nei parchi come un prodotto di nicchia, luogo dove chi abita in città trascorre il fine settimana, ma una concreta possibilità di sviluppo locale e nazionale”. Lo ha detto l’assessore al turismo della Toscana, Susanna Cenni, intervenendo stamani all’assemblea di Federalberghi all’isola d’Elba. “In alcuni luoghi – spiega l’assessore – il turismo nasce proprio grazie al parco, in altre aree protette è voce fondamentale dell’economia locale e garantisce reddito e occupazione a migliaia di persone”. Lunedì e martedì si svolgerà al Palaffari di Firenze la prima conferenza regionale delle aree naturali protette, con una sezione specifica dedicata al turismo: ovviamente sostenibile. “La sfida e l’obiettivo che dobbiamo raggiungere – sottolinea l’assessore Cenni – è quello di coniugare turismo di massa e turismo sostenibile, che non può certo proporsi come un’alternativa elitaria in porzioni di territorio ristrette. E sarà pertanto indispensabile completare il collegamento tra parchi, imprenditoria turistica ed associazioni di categoria”. Il mercato ha possibilità di crescita enormi: per il 43 per cento dei tedeschi, i dati sono stati forniti durante l’Itb di Berlino, la qualità dell’ambiente costituisce un elemento fondamentale nella scelta di un luogo rispetto ad un altro. I parchi americani sono visitati ogni anno da 270 milioni di turisti, quelli canadesi da 26 milioni, in Italia i turisti sono dieci milioni. In Toscana il sistema delle aree protette copre oltre 210 mila ettari, quasi il 10 per cento dell’intero territorio. Per la loro conservazione e valorizzazione negli ultimi sei anni la Regione ha investito 24 milioni di euro, attivando oltre 40 milioni di investimenti. “La tutela della natura è un’azione eticamente doverosa, ma anche economicamente conveniente – conclude l’assessore – L’ambiente, i beni culturali, il paesaggio e l’identità locale vanno difesi non dal turismo ma in funzione del turismo. E considero davvero un grande passo avanti che gli albergatori abbiano dedicato la loro assemblea regionale per affrontare questo nodo”.
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