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Venti ragazzi bocciati alle medie di Portoferraio

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 27 giugno 2007

Sono 20 i ragazzi respinti dalla scuola media di Portoferraio. Una percentuale del 6%. Dodici sono i bocciati tra le prime e le seconde, otto i respinti dopo aver affrontato gli esami di terza. Un dato clamoroso se si analizza in relazione agli anni passati, dove si poteva registrare un caso, al massimo due, di ragazzi non ammessi alla classe superiore. Che cosa è successo? Qual e il segnale che ha voluto mandare la scuola? “Non è soltanto da quest’anno che nella valutazione – spiega il dirigente scolastico Vincenzo Liorre – rientrano sia le competenze che il comportamento. Abbiamo avuto prime numerose, difficili. L’avevo detto anche al collegio dei docenti che quest’anno c’era una sorta di deriva dei ragazzi, che non prendevano la scuola troppo sul serio. Adesso l’ammissione agli esami di terza è obbligatoria, per questo il conto finale si fa solo dopo che è stato sostenuto l’ esame. Respingere soprattutto nelle prime – spiega ancora il preside – significa dare una possibilità a questi ragazzi di riprendersi durante tutti gli anni che hanno davanti”. La formula “scuola dell’obbligo” farebbe pensare però a qualcosa di diverso dalle bocciature, da quell’esclusione che faceva vibrare di sdegno Don Milani. “Scuola dell’obbligo – riprende Liorre – significa obbligo della frequenza e non della promozione a tutti i costi”. Intanto però fuori dal portone i ragazzi guardano con trepidazione i risultati degli esami. Chi è stato bocciato lo sa già, gli hanno telefonato un giorno prima a casa. Lo sa anche B., 14 anni, fisico asciutto di adolescente che dimostra qualche anno in più. E’ stato bocciato, ma è venuto lo stesso per vedere gli altri compagni. Gli è crollato il mondo addosso, ma è consapevole di aver studiato poco ed aver fatto confusione. “Ma gli esami non pensavo fossero andati male, gli scritti insomma, gli orali abbastanza bene. Ora non avrò il motorino e perderò i miei amici che andranno alle superiori. Il prossimo anno? Mi ritroverò con i bimbetti piccini, Io non vorrei più vederla questa scuola, e soprattutto certi prof. che mi hanno voluto male sin dall’inizio. Mi sento male a pensare di ritornarci, il prossimo anno farò peggio”. A caldo non sembra che la “lezione” possa far mettere giudizio, ma il preside precisa: “Io penso che la bocciatura sia il male minore, rispetto ad una promozione a tutti i costi, che porterebbe il ragazzo a pensare che sia tutto permesso. Che il rispetto delle regole non vale. In questi casi sì che si creerebbe un adulto irresponsabile”. Ma la bocciatura è l’extrema ratio, o è l’unico colpo in canna dei prof? “E’ chiaro che noi abbiamo tutta una serie di progetti che portano sia nuove competenze, sia nuovi modi di lavorare, anche per chi non si adatta ai metodi più classici. Io credo, e mi auguro, – continua il preside – che gli insegnanti abbiano messo in campo tutte le loro capacità”. Di sicuro sarà andata così, ma durante uno scrutinio è anche capitato che una profesoressa abbia risposto ad un coordinatore che invocava l'esempio di Don Milani: "Don Milani chi?" Speriamo davvero che la scuola non sia affondata dalle regole e salvata dalle eccezioni.


studenti medie esami

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