Caro Direttore, vorrei esprimere il mio pensiero, e un certo disappunto, con questa lettera che spero possa essere pubblicata su Elba Report, nella speranza che prima o poi qualcosa si muova: "E' passata più di una settimana e continuo a ripensarci. Mi spiego meglio. Ecco il fatto: verso fine maggio (non cent'anni fa) ricevo una lettera, intestata a mia figlia, attraverso la quale il Comune di Portoferraio informa i genitori, di tutti i bambini in età da nido, sulle modalità per l'iscrizione all'anno educativo 2007/2008. La stessa lettera informa, inoltre, della possibilità di poter visionare le due strutture comunali "la Gabbianella" e "il Castello magico" e di incontrare le educatrici. Segno sul calendario di casa e sull'agenda la data e l'ora : 12 giugno dalle 16,00 alle 18,00 visita all'asilo. Passano i giorni e racconto alla mia bambina che andremo a vedere il "nido" dove ci saranno delle tate, tante mamme, tanti bimbi e tanti giochi nuovi da provare e da fare insieme. Il 12 giugno alle ore 16.30, anche un po' emozionata, quasi come il primo giorno di scuola, alle 16,30 circa mi presento al nido. Sono la prima. Io e mia figlia facciamo la conoscenza delle educatrici, carine, gentili,simpatiche e disponibili. Chiacchieriamo, facciamo conoscenza reciproca, prendiamo visione degli spazi, del giardino, dei giochi, della cucina e della zona nanna. Iniziamo a giocare e a conoscere gli ambienti e.. aspettiamo l'arrivo di altre mamme. Pongo domande sulle attività, sulle modalità e sui tempi (il pranzo, la merenda, il momento del gioco, i giochi creativi in gruppo o in autonomia, ecc..) Passano i minuti, i quarti d'ora. Non si vede nessuno! La mia bambina mi domanda " Mamma, i bimbi?" Non so cosa rispondere. Mi aspettavo un allegro gruppo di bimbi vocianti e mamme che scambiavano qualche parola sulle esperienze e sulle aspettative. Alle 17.45 circa do un'ultima sbirciata fuori dalla finestra per vedere se ci sono mamme e bimbi all'orizzonte, niente. Ringrazio, e con un buon materiale informativo in borsa, e un po' di perplessità, (ma non sul nido), ce ne andiamo. Non si è presentato nessuno!! Perplessa e avvilita rimugino, proprio come si vede nei fumetti: "mumble, mumble" manca solo la nuvoletta a fianco alla mia testa!! Dove siete donne e madri elbane, lavoratrici e non, genitori in genere? "Ehi, c'è qualcuno??", direbbe la particella di sodio della famosa pubblicità! ... e invece a dirlo sono io! Non avete problemi a chiedere un permesso per il parrucchiere o a trovare mezz'ora per l'estetista, (le unghie dei piedi che occhieggiano dai sandali estivi sono importanti devono essere ben curate, e degli antiestetici peli che fanno "ciao ciao" dal bikini, che dire? Hanno certo la priorità!), ma non avete sentito la necessità di chiederlo per visitare il nido di vostro/a figlio/a? Non credo che, seppur in stagione, sia impossibile chiedere un cambio di turno a un collega o assentarsi un'ora!! Nemmeno il collega peggiore o il peggiore dei datori di lavoro (mi permetto di fare qualche eccezione) lo negherebbe. I padri non hanno problemi a "ritagliarsi" partite di calcetto, "girate" in moto (calata su e giù su e giù) aperitivi o quant'altro, . il tempo si trova sempre! Non c'è nemmeno la scusa "non potevo, non so a chi lasciare il/la bambino/a!" . lo si poteva, anzi, lo si doveva portare! E' vero, siamo come si dice "in stagione" ma se trovate il tempo di andare il mare a mantenere l'abbronzatura e di fare shopping (o massaggi, o due chiacchiere con le amiche, o andare al mercato), come e' possibile che non siate riuscite a trovarlo per dedicare mezz'ora ai vostri figli? Sapete già tutto perché "ve lo hanno riferito" (!?!) o non avete voglia di incontrare le madri dei bambini che giocheranno con i vostri figli, bambini che, in alcuni casi, continueranno a frequentare fino alla laurea? Non desiderate sapere cosa e dove mangiano, con chi giocano, dove e come passano la maggior parte della loro giornata mentre siete al lavoro? E' facile criticare le istituzioni "Il Comune non fa quello,..la ASL non è capace di fare quell'altro. e bla, bla, bla." poi, quando viene data una grande possibilità, (perché informarsi e conoscere è sempre e comunque una grande possibilità), non la si coglie al volo, non si approfitta, viene lasciato tutto al caso. E' questa oramai la prassi nella società di oggi. Come possiamo pensare ad una società che maturi una migliore coscienza sociale, che si preoccupi degli anziani e dei disabili, dei malati e che riconosca il valore sociale della maternità se non siamo capaci o se non vogliamo interessarci della vita dei nostri figli? . non di altri, nostri!!! Io non mi sono presentata per curiosare o per trovare il famoso pelo nell'uovo da criticare ma con l'intento di conoscere mamme e bambini, di fare proposte, di passare un'ora diversa e utile, di vedere mia figlia relazionarsi con persone nuove in ambienti nuovi e anche questa volta mi sono sbagliata. Mi sono informata e, nell'altro nido, di mamme se ne sono presentate quattro! Non voglio nemmeno sapere quante sono state le lettere inviate, ci rimarrei ancora più male. l'Elba è uno dei pochissimi luoghi in Italia ed in particolare del Centro, dove non c'è di sicuro "crescita zero". Donne elbane, e, perché no?, padri elbani, non sapete nemmeno cos'è la vita frenetica (se a questa scusa vi volete appellare) e come sono le esistenze di chi ha "davvero poco tempo" (consiglio un mesetto, magari in estate, in una caotica città dove solo per spostarsi da Nord a Sud ci vuole un'ora e mezza e portare i figli all'asilo, o dai nonni, impegna dalle due alle tre ore al giorno!),... svegliatevi! Partecipare, conoscere, proporre altrimenti: accettare e zitti. Forse è bene riflettere.
bimbi san piero zoo