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Visita del ministro Bianchi: il futuro dei trasporti dell'arcipelago e della provincia

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : domenica, 24 giugno 2007

Tantissimi argomenti sul tavolo del ministro dei trasporti pubblici, Alessandro Bianchi, nella conferenza organizzata dalla Comunità montana a Portoferraio. In quasi quattro ore di interventi si è parlato di continuità territoriale e collegamenti tra le isole dell’Arcipelago, di continuità a livello aeroportuale, di futuro della Toremar, che potrebbe essere sganciata dalla Tirrenia e gestita dagli enti locali, di corridoio tirrenico, di sistema dei porti e di security. Molto chiara è apparsa, nelle intenzioni del Ministro, la volontà di distinguere tra il ruolo che lo Stato deve esercitare nei confronti della popolazione residente, per garantirle la possibilità di spostarsi per curarsi studiare e lavorare, e le necessità del turismo, di cui si dovranno far carico gli operatori del settore, ed in generale i privati, casomai con interventi del ministero del Turismo. Centralissimo il tema della continuità territoriale che, se la legge prevede che esista tra isolani e Continente, non è ancora possibile realizzarlo tra le varie isole. Per questo è importante – come hanno ribadito sia il ministro che il presidente della Comunità Montana Danilo Alessi – dare spessore e identità all’Arcipelago, in modo da creare un interlocutore che costituisca un blocco unico di isole, il cui totale sia superiore alla somma delle parti. Minori problemi legislativi dovrebbero esserci per quanto riguarda il riconoscimento della continuità territoriale aeroportuale, i limiti qui sono casomai di natura fisica. La pista di 900 metri, più 300 metri di spazio per la sicurezza, non consente di rendere appetibile l’Elba alle compagnie aeree. Potendo atterrare aeromobili con al massimo 50 passeggeri , i costi per le compagnie diventano insopportabili. Il ministro Bianchi ha promesso di inviare un sopralluogo dell’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) per vedere se è pensabile un progetto di allungamento della pista. Non si può parlare di porti senza ragionare in termini di sistema. Così dall’ambito provinciale in cui si individuano tre grandi porti, Livorno, Piombino e Portoferraio, si è scesi nell’ambito dell’autorità portuale che prevede l’integrazione tra Piombino ed Elba, ed infine a livello elbano, dove si deve riconsiderare la complementarietà tra Portoferraio e Rio Marina, ed eventualmente Porto azzurro, con maggiore attenzione alla viabilità terrestre. “Perché invece di far viaggiare tir vuoti sulle strade elbane – ha detto il sindaco Peria – non diamo la precedenza a piccoli mezzi a pieno carico?” Anche la Toremar si trova ad un bivio, seppur non vicinissimo. Nel 2012 scadranno i termini per le sovvenzioni pubbliche e Bianchi vuole avviarsi per tempo per “non ritrovarsi con un altro caso Alitalia. Va ripensato - ha aggiunto il ministro - il sistema dei trasporti marittimi, dovranno essere più vicini al sistema locale e finanziati davvero in base alla loro efficienza”. Non sono mancati accenni ai costi carissimi dei biglietti. Dagli esempi riportati dal presidente degli albergatori, Mauro Antonini, Elba- Piombino costa quanto Olbia- Piombino, solo che nel primo caso si tratta di un’ora di viaggio, nel secondo di quattro ore e mezzo. “Se è così – ha commentato il ministro – è davvero una stortura”. Altro costo insostenibile sono i camion che devono portare i rifiuti alla discarica di Rosignano. Poi si è parlato di corridoio tirrenico, “una Val di Susa al contrario” dove gli enti locali sono d’accordo mentre c’è maretta a livello centrale. Per il completamento della statale 398 fino a Piombino, che dimezzerebbe i tempi per raggiungere il porto, non dobrebbero esserci problemi, se non il pagamento di un pedaggio, malvisto dagli ambientalisti. Quello di trasferire i fanghi della ex Italsider di Bagnoli nelle vasche di colmata di Piombino. Per la città di Cosimo, il sindaco Peria ha fatto presente che il porto si trova nella zona medicea, è quindi impensabile dotarlo di ulteriori recinzioni, metal detector e gate, in previsione della security applicata anche al trasporto passeggeri. Il Ministro ha concordato con il sindaco sulla necessità di rimodulare certe normative in base alle reali necessità dei territori.


ministro bianchi

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bianchi ministro comunità montana tavolo

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