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AMP Roberto Marini: Da mesi denunciamo l’astrattezza delle intenzioni ministeriali

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 23 giugno 2007

Sono mesi che denunciamo l’assoluta astrattezza delle intenzioni ministeriali e l’incompatibilità delle stesse con la nostra realta’ socio economica. Una vera e propria giungla di divieti e prescrizioni che porterebbero ad inevitabili danni al nostro sistema; una serie di divieti assolutamente inconciliabili con il livello di antropizzazione raggiunto dal nostro territorio. Dal disegno ministeriale appare evidente l’intenzione di togliere alle popolazioni residenti la potestà di gestione e controllo del territorio, i comuni non vanteranno più il controllo sul demanio marittimo in quanto la norma prevede che, in caso di contiguità tra parco a terra e aree marine, il gestore naturale dell’area marina sia il parco stesso. L’Ente Parco ed il Ministero controllori delle nostre attività, a terra e a mare; la funzione dell’area marina sarà quella di sostentamento dell’ente parco che, non avendo risorse economiche all’infuori di quelle, peraltro assolutamente esigue, stanziate dal Ministero per il mantenimento delle sedi, del personale e dei mezzi, si autofinanzierà con i proventi derivanti dalle autorizzazioni rilasciate per lo svolgimento di attività all’interno delle stesse aree marine. Dovremo sottostare, quindi, a forti limitazioni della nostra libertà personale ed istituzionale, con conseguente grave freno alla nostra economia, unicamente per mantenere l’ennesimo carrozzone ? Ci fa piacere che altri, che non avevano capito o avevano fatto finta di non capire le intenzioni ministeriali, siano stati “folgorati sulla via di damasco” e parlino, anziché di zone a,b,c, della necessità di cura del mare con la creazione di impianti di depurazione, da realizzare grazie all’impegno concreto del Ministero con la concessione di finanziamenti specifici; suggeriscano la necessità di prendere tempo per capire ed informare la gente sulle reali intenzioni ministeriali, vedendo la necessità di condividere con il territorio scelte che ne potrebbero condizionare l’esistenza in maniera determinante; oggi, questo cambiamento di rotta, anche se ai tempi supplementari, è fondamentale, specialmente dopo le ultime, isteriche, pressioni ministeriali, alle quali dobbiamo dire ancora no, dobbiamo dire, ancora una volta, che vogliamo essere padroni di decidere il nostro destino senza che altri lo facciano al posto nostro.


ritaglio di mare ghiaie

ritaglio di mare ghiaie