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Arco Latino e insularità: insieme per l'Europa

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 05 giugno 2003

“Non esistono collegamenti diretti tra la Sardegna e la Corsica, oppure, se dobbiamo andare da Nuoro a Maiorca, occorre prendere l’aereo per Roma poi fare scalo a Madrid e da lì raggiungere le Baleari, mentre con un mezzo veloce via mare potremmo impiegarci tre ore”. Con questo esempio pragmatico il Presidente della Provincia di Nuoro e vicepresidente del gruppo insularità di Arco Latino, Francesco Licheri, ha reso l’idea della necessità che avverte il territorio insulare e mediterraneo di rompere con la vecchia logica del “passaggio al centro”, e di costituire una nuova macroregione nella quale le province di diversi paesi europei possano lavorare insieme strategicamente, sia per superare i propri limiti, sia per ottimizzare le proprie risorse ed avere più peso specifico nell’ambito dell’Unione europea. L’associazione “Arco latino” nasce infatti con lo scopo di mettere insieme territori omogenei che condividono le stesse caratteristiche geografico-culturali per costruire un nuovo tessuto connettivo sul quale possano viaggiare importanti flussi di comunicazioni, confronti metodologici, progetti comuni, obiettivi condivisi. Nella saletta dell’APT di Portoferraio alla presenza dell’Assessore provinciale all’Urbanistica Claudio Vanni che ha introdotto i temi generali dell’importante associazione transnazionale, Francesco Licheri ha parlato in maniera più specifica del “progetto insularità”, che è uno dei gruppi di lavoro in cui si suddivide Arco Latino. “I prossimi fondi strutturali europei del 2006 saranno più scarsi perché dovranno essere dirottati verso i partnes più deboli, – ha detto Licheri- l’insularità è già riconosciuta come un handicap, ma attraverso la pressione di Arco Latino vogliamo che questo concetto venga ulteriormente considerato”. Si capisce quindi come la questione dei trasporti e dei collegamenti tra le varie isole sia prioritaria per l’avvio di un discorso comune che si articolerà successivamente in altri temi come ad esempio il turismo, che dovrà essere affrontato come una nuova “cultura dell’accoglienza” in cui si dovranno ripensare certi parametri anche facendo tesoro delle esperienze e degli errori dei vicini di provincia. Licheri ha parlato di come si debba arrivare, nell’ambito di una coesione di fondo, anche alla caratterizzazione di ogni territorio, facendo cioè emergere ciò che distingue una terra, in questo caso una isola, dall’altra. “Il ruolo fondamentale oltre che dall’agricoltura in senso lato, intesa come “cultura della terra” sarà dato soprattutto dalla storia peculiare di ognuno, non giocata singolarmente l’una contro l’altra, bensì facendone un marketing comune che rafforzi tutto l’insieme”. Nella Saletta dell’APT dopo gli interventi degli assessori si è aperta la discussione nella quale il Sindaco Ageno si è congratulato con Licheri per la passione e la convinzione con le quali ha illustrato il progetto, mentre il Presidente del Consiglio Provinciale Nunzio Marotti ha condiviso la valorizzazione delle diversità che Arco Latino si propone di fare, in modo da scoraggiare eventuali istanze di troppo marcati localismi, ed ha successivamente sottolineato la necessità, nell’ambito del laboratorio europeo, di potenziare la sicurezza dei porti e dei mari per scongiurare possibili disastri ecologici.


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