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Elba 2000: Movimenti intorno alla Casa Rosada

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 05 giugno 2003

Con l'avvicinarsi dell'appuntamento elettorale, uno strano fermento pervade la società del capoluogo: s'incattiviscono gli attacchi dell’opposizione contro la “Casa Rosada”, che risponde con sdegnati e aristocratici silenzi; si moltiplicano i movimenti e i comitati che intendono contribuire a dare una nuova amministrazione alla città. Per loro, l'attuale amministrazione è inadeguata ma,… e questo è l'elemento interessante, lo è anche l'opposizione. Che abbiano torto o ragione, rimane nondimeno un fenomeno nuovo con cui le forze politiche che governano la città e quelle che potrebbero farlo in futuro dovranno fare i conti. I tentativi organizzati dalla sinistra non sembra abbiano prodotto finora risultati apprezzabili: al primo appuntamento del 5 aprile erano presenti i comitati, la sala era stracolma, ma non si raggiunse alcun accordo; al secondo appuntamento, un accordo venne invece raggiunto, ma con la sala semivuota e senza comitati. Il "Laboratorio" del centrosinistra parte dunque con difficoltà, ma senza eccessive colpe, se perdoniamo ai promotori di non avere capito bene all'inizio la natura del fenomeno. Ad attenuare le loro responsabilità, sta anche il fatto che gli stessi comitati e movimenti nascono da necessità ed esigenze diverse e stentano quindi a trovare un linguaggio comune. Il pericolo, a nostro avviso, è che tutti, partiti e movimenti, ricadano nel vecchio modo di fare politica, pur volendolo combattere. E i segnali ci sono tutti: i partiti che stentano a digerire di avere perso molto del loro potere di analisi e di mediazione e sprecano le loro energia a buttare fango addosso agli avversari (spesso poveri cristi che sprecano - è vero - un po’ di denaro pubblico, non avendo alcuna esperienza, in compenso, però, dimostrano di avere un grande senso di responsabilità verso la propria famiglia, sistemando moglie e figli, e questo non è poco); e i gruppi spontanei che, invece, oscillano tra la difesa d'interessi particolari come la buca davanti alla propria abitazione e l'ideologismo più generoso, magari ammantato dei grandi temi che affliggono il mondo. Legittima la protesta contro le buche e condivisibile anche l'aderenza alle lotte sui grandi temi, ma rimane un po’ tutto al di sotto, o al disopra , dei reali problemi di quest'isola. Ed è proprio in questo spazio che i partiti dovrebbero trovare un nuovo ruolo di raccordo e di sintesi e lo potrebbero fare, a nostro avviso, rimanendo rigorosamente agganciati ai problemi reali, ponendosi più vicini alle necessità della gente e più lontani da quelle delle segreterie continentali. Noi siamo anche convinti che rimanendo sui problemi è più facile capire le posizioni di ciascuno, così come è più facile controllare (sul campo, potremmo dire) se le persone che abbiamo scelto per governarci sono state in grado di affrontarli o no. Guardandoci in giro, il panorama è sconfortante: prevale purtroppo la faciloneria, l'approssimazione e il dilettantismo. Un bell'esempio, tanto per rimanere nel concreto, ce lo fornisce il servizio sanitario: nell'ospedale di Portoferraio è stata costruita un nuova sala operatoria (centinaia di milioni), che non può essere utilizzata perché è fuori norma; abbiamo una TAC ( centinaia di milioni) perfettamente funzionante, ma non può essere utilizzata perché nessuno sa leggere i risultati. Viviamo di turismo abbiamo oltre 200 alberghi, quasi 30 campeggi, villaggi turistici, residence e una delle industrie turistiche più prestigiose d'Europa.. Ebbene, non siamo in grado di offrire a queste strutture e alla popolazione locale acqua sufficiente e l’acqua che offriamo è comunque di dubbia potabilità. Inoltre, la condotta sottomarina, secondo gli ultimi controlli effettuati, potrebbe cedere da un momento all’altro, e questo, per ovvi motivi, potrebbe verificarsi solo durante il periodo estivo, quello di massimo afflusso turistico, con danni incalcolabili per la nostra economia. Ci vorrebbero anni e sforzi consistenti per riprendersi. Altro problema: nonostante sia chiaro a tutti che Portoferraio non può, in futuro, essere lo snodo viario del traffico diretto in tutte le località dell'isola, nei fatti però si prepara a diventarlo, dato che si stanno approntando grandi piazzali utili per le manovre degli autotreni. E per i piazzali, ovviamente, necessitano terreni che però non si cercano a terra ma in mare, e non trovandoli, si riempie il mare gettandoci migliaia di tonnellate di cemento e miliardi di denaro pubblico. E tutto questo senza che qualcuno apra bocca. Sono solo 3 problemi ai quali potremmo aggiungere la scandalosa gestione dei rifiuti, l’altrettanto scandalosa gestione dell'emergenza cinghiali, con la richiesta ai cacciatori di sparare anche durante il periodo della riproduzione (e quindi ammazzare, in fase di allattamento dei piccoli, all'interno dell’area protetta), gli inerti , i trasporti ecc. Se vogliamo combattere queste assurdità dovremmo confrontarci, mettendo da parte vecchie e nuove ideologie. E' vero che l'idea che abbiamo del mondo non è neutrale rispetto al modo che scegliamo di affrontare i problemi, ma questo non ci impedirà di affrontarli e tentare di risolverli non essendoci, in definitiva, un modo democratico di sinistra e uno reazionario di destra per mandare acqua potabile nei rubinetti. In questa fase, un ruolo importante lo dovrebbero svolgere anche i movimenti autonomisti, come Arcipelago libero e Made, i quali, tenendo conto anche delle esperienze negative del passato, dovrebbero lavorare ad un progetto serio ed aperto che individui le cose da fare e che miri ad unire tutte le energie disponibili per portarlo a compimento. In questo caso anche Elba 2000, come ha fatto in passato, cercherebbe di dare il proprio contributo.


portoferraio comune biscotteria

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