La domanda è: chi tace acconsente, o chi tace sta zitto? Come che sia, il silenzio della Regione Toscana sul portale Elba Insieme d’oro non lo è davvero. Anzi: «Imperizia o colpevolezza che sia, finora il comportamento della Regione Toscana nei confronti della Comunità europea è inqualificabile e fa fare una figuraccia a tutta l’Italia». Parola del Consigliere regionale di Alleanza Nazionale Marcella Amadio (che è anche Consigliere di An al Comune di Livorno) e del Capogruppo di An al Parlamento europeo Roberta Angelilli, che oggi a Firenze hanno tenuto una conferenza stampa proprio sui dubbi rapporti tra la Regione Toscana e l’accesso ai fondi comunitari. Da mesi ormai entrambe stanno cercando di far luce su Elba Insieme, il progetto fantasma perché mai portato a compimento, finanziato dalla Regione con 250mila euro di fondi dell’Unione europea, riversati alla Confesercenti Tirreno e alla Società Bassnet, presentatori del progetto. Così, sia Amadio in Regione che Angelilli al Parlamento europeo hanno presentato una serie di interrogazioni urgenti. Ma, se la Commissione europea ha risposto spiegando che non riesce ad ottenere informazioni dalla Regione, quest’ultima appunto tace su tutti i fronti. Ma ora si avvicina la resa dei conti: «L’Unione – hanno infatti ricordato oggi Angelilli e Amadio alla stampa – ha imposto alla Toscana la scadenza ultima del 15 giugno, cioè domani, per inviare alla Commissione europea la rendicontazione relativa a Elba Insieme e al relativo impiego delle risorse comunitarie. Dopo, la Commissione ha chiaramente annunciato che segnalerà a mezzo lettera alla Regione “la sua intenzione di riesaminare l’aiuto concesso al progetto e, se necessario, di sospenderlo”». Per ora tutto tace. Che figuraccia!.
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