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Presentato il progetto della Mobilità nell'Arcipelago: la relazione di Danilo Alessi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 15 giugno 2007

Presentato in Comunità Montana lo studio di fattibilità sui collegamenti marittimi nell' Arcipelago Toscano. L'iniziativa ha visto la partecipazione di alcune amministrazioni elbane, dell'APT, della Regione Toscana, Provincia di Livorno, Autorità Portuale e di tutte le categorie economiche. Lo studio, presentato dal redattore, Ing Stefano Fava, fotografa la situazione di porti e approdi dell' Elba e della altre isole dell'Arcipelago Toscano, ipotizzando le tipologie dei lavori necessari per la messa a norma di tali scali e i mezzi che potrebbero essere utilizzati per i collegamenti. Tutto ciò in una comparazione ben documentata di qual'è la situazione negli altri arcipelaghi italiani. Sottolineata da tutti l'importanza di tale lavoro come il primo concreto passo per attingere alle risorse necessarie alle realizzazione effettiva delle opere e del servizio. Di seguito la relazione del Presidente Alessi che riassume il senso del progetto. Quello che stamani ci apprestiamo a presentare è un progetto denominato M.AR.TOS., l’acronimo di Mobilità per l’Arcipelago Toscano, che ha ottenuto finanziamenti per un totale di € 100.000,00, di cui l’80% a fondo perduto, ed è uno studio di fattibilità che, dopo questa mia breve introduzione, verrà più compiutamente esposto dall’Ing. Stefano Fava, a cui è stato a suo tempo affidato l’incarico a seguito del protocollo d’intesa convenuto fra questa Comunità e la Regione Toscana. Lo studio ha monitorato nella prima fase gli attracchi e i porti turistici dell’Arcipelago ed ha studiato nella seconda parte le tecnologie e le tipologie dei mezzi di trasporto marittimo presenti sul mercato nella prospettiva delle applicazioni successive. La finalità e la conseguente realizzazione delle opere previste dal progetto appaiono importanti non solo per quelle che possiamo definire le ricadute future per una diversa organizzazione dei collegamenti e per una più funzionale ed efficiente mobilità fra le isole ed al loro interno, ma anche per gli interventi infrastrutturali che come territorio da tempo riteniamo necessari e per molti aspetti essenziali e determinanti per la qualificazione dello sviluppo economico e sociale delle nostre isole. Non è casuale, infatti, che anche i progetti presentati come singoli Comuni fra le priorità indicate dal Patto per lo Sviluppo Locale (che il Presidente Martini ha firmato martedì scorso con il Presidente della Provincia Kutufà) potranno in questo modo accedere ai finanziamenti previsti nel futuro scenario degli strumenti operativi europei, nazionali e regionali. Mi riferisco, ad esempio, a quello del Comune di Rio nell’Elba in loc. Bagnaia, finalizzato alla realizzazione di un pontile a giorno mediante la sostituzione ed il prolungamento del pontile esistente; o a quello del Comune di Marciana, relativo ai lavori di straordinaria manutenzione e adeguamento funzionale del pontile in Loc. S. Andrea e della Banchina di Patresi o piuttosto a quello del Comune di Capoliveri per la installazione di pontili galleggianti nella baia di Margidore, e così via. La possibilità di usufruire di mezzi adeguati e di strutture ricettive portuali diffuse e sicure lungo le coste e nelle località marine che oggi ne sono sprovviste, apre scenari nuovi rispetto a problemi che definirei atavici, da sempre enunciati e mai risolti. Penso al superamento di quei limiti geografici che penalizzano gli abitanti delle isole dell’Arcipelago e che non consente di affermarsi quale unità territoriale riconoscibile, il sogno di un arcipelago che da Gorgona a Giannutri possa esprimere tutte le notevoli potenzialità di sviluppo culturale, sociale ed economico di cui è capace. Penso ad una valorizzazione del turismo via mare, alla offerta di opportunità inedite e non condizionate dalla stagionalità per la scoperta di nuove immagini, paesaggi, percorsi di grande interesse ambientale e naturalistico. Penso, infine, alla possibilità di ridurre sostanzialmente l’impatto devastante del traffico su gomma, soprattutto nei periodi di alta stagione limitando in questo modo le conseguenze negative per la qualità della vita e per la stessa salute degli ospiti e dei residenti da tutti riconosciute. C’è da dire inoltre che la realizzazione di questo studio ha permesso alla nostra Comunità di entrare negli scenari europei partecipando anche al progetto denominato SECUR.MED. che la Regione Toscana – Dip. Trasporti, ha ritenuto opportuno assegnarci in qualità di partner operativo, proprio in virtù della specificità dell’intervento che stiamo compiendo. E’ un riconoscimento che indubbiamente ci gratifica ma che nel contempo ci responsabilizza e ci stimola ad un maggiore impegno al fine di acquisire le risorse necessarie per la realizzazione degli interventi programmati. In tal senso e per questa prospettiva, stiamo avviando la terza fase del progetto che ha l’obiettivo di analizzare la parte socio-economica dell’insularità, ponendo in rilievo le ricadute sociali dovute ad un diverso sistema di collegamenti tra e con le isole dell’Arcipelago e i porti della costa tirrenica, in un’ottica di sicurezza in mare. La presentazione di questa fase finale è già prevista a Roma nei primi giorni del prossimo mese di Luglio con la partecipazione di alcuni partners europei quali la Grecia, la Spagna, la Francia, nonché la Tunisia, che hanno già espresso (insieme alla Regione Liguria, Sicilia e Toscana) l’intento di proseguire nella programmazione 2007/2013 per una ulteriore estensione del progetto da noi avviato. Un ringraziamento particolare, mi sia consentito, per terminare, alla Dr.ssa Danila Vannucci per l’impegno, la professionalità e la disponibilità con cui ha saputo farsi apprezzare da tutti noi, doti sulle quali intendiamo ancora contare per gli sviluppi del lavoro futuro.


Pianta del Porto di Marciana Marina

Pianta del Porto di Marciana Marina