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Sequestrato il cantiere anfibio marinese

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 04 giugno 2003

Gli uomini della Capitaneria di Porto sono arrivati da Portoferraio nella mattina del 4 Giugno a Marciana Marina, completando ci è sembrato di capire, un’operazione di indagine già in atto con il sequestro del “cantiere anfibio” nell’area portuale marinese, nella quale si stava operando per preparare il posizionamento di un nuovo pennello di attracco del locale Circolo Velico. E sotto sequestro i Marinai della Capineria di Porto non hanno posto tanto l’area “incriminata” quanto, come si può osservare nelle foto a commento di questo articolo, l’escavatore che si trovava ad operarvi. In Capitaneria stavolta sono iperabbottonati, quando chiediamo che è accaduto a Marciana Marina riceviamo una laconica risposta: “Abbiamo portato a compimento un’operazione, rilevando delle infrazioni che abbiamo provveduto a segnalare a chi di competenza”. Niente di più di quanto si poteva già constatare visivamente sul luogo del sequestro o facilmente intuire in conseguenza del sequestro stesso. 18 parole in tutto, una stringatezza comprensibile perché appare chiaro che all’origine della vicenda c’è stata una violazione delle regole, o almeno un fraintendimento delle norme, da parte dei soggetti interessati: il Circolo Velico e lo stesso Comune Marinese. Nella sostanza quindi hanno trovato conferma le argomentazioni di Legambiente, che nella giornata del 3 Giugno aveva protestato contro i lavori condotti nell’area portuale, con un documento in cui si definivano illecite e prive della necessaria copertura autorizzativa le operazioni che si andavano compiendo alla Marina. Con tutta probabilità solo la Capitaneria poteva dare il benestare e/o il permesso ad operazioni che apportavano modifiche alla morfologia dei fondali come la rimozione di pietre o il dragaggio. Notiamo comunque che dall’entrata in vigore della riforma che ha affidato alla Regione (e ad enti da essa delegati) le competenze gestionali del demanio marittimo, si è fortemente elevato il livello di conflittualità tra organi come le Capitanerie e gli Enti Locali, in ordine a ripascimenti, gestione delle coste, approdi e spiagge etc. C’è chi accusa di disorganizzazione e di impreparazione comuni e province, chi lamenta la non completezza del quadro normativo regionale, chi giudica eccessivamente fiscale l’atteggiamento del ministero competente, sta di fatto che questa nuova barca non sta galleggiando bene.


sequestro ruspa marciana marina

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