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A Sciambere: Caterpillar e saracinesche mentali

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 13 novembre 2002

Ho letto, con un po' di sgomento, che il Signor Casarini ha guidato un attacco virtuale, con l'aiuto di un po' di vernice rossa, alla sede della Caterpillar, non so esattamente dove ma vicino a Firenze (intanto che c'erano, non potendo o non volendo rompere nulla, e per questo li ringraziamo, hanno pensato di andare in trasferta in località vicinamente comoda e comunque in una ditta AmeriKana). L'assalto, sempre e solo virtuale e vernicioso, e' stato motivato dal fatto che gli Amerikani hanno il vezzo di vendere le loro macchine industriali, per la costruzione di edifici, agli Ebrei di Gerusalemme. Avviene però che gli Israeliti, anzichè usare le macchine, enormi, per la costruzione, le usino per la distruzione, a mo’ di rappresaglia, degli edifici sospetti di ospitare mandanti di attentati o kamikaze o semplici poveri Palestini che magari non c'entrano per nulla. Ho saputo inoltre dalla stampa israelita, che io leggo in diretta sul mio computer, logicamente in ebraico, che un colono israelita ha dato una badilata in capo ad un palestinese. La marca del badile è guarda un poco, italiana. si tratta della famosa Vanga da Lavoro Fiat, quella che ormai tutto il mondo ci invidia (non la Fiat, la vanga) E con i problemi che ha la Fiat, spero ardentementre che il Casarini non se ne sia accorto, della badilata sferrata con mezzo improprio ancorchè italiano, altrimenti per la Fiat son cazzi, come direbbe un nostro amico in dialetto portoferraiese. lo informate voi il Casarini così chiudiamo la Fiat e non se ne parla più?? Shalom - frank capra da Tel Aviv Da un controllo degli accessi al nostro sito abbiamo stabilito che ci leggono gia in diversi angoli del mondo Francia, Spagna, Canada etc., ma nessuno si è mai collegato da Tel Aviv, il che ci ha fatto subito apparire questo Capra israeliano un poco posticcio. Ma l’elemento che ha tagliato la testa al topo è stato l’analisi stilistico-lessicale della prosa pervenutaci, che ha fornito un quadro straordinariamente coincidente con gli scritti di un noto grafomane locale nonché arpionatore di balenottere blu (a proposito Bruno, dovremo ritornare sull’argomento per recensire il nuovo spot TIM col tuffo del pelato, non si sa se effettuato da lui medesimo direttamente in persona o da una controfiguretta) ma passiamo oltre. In effetti quella di verniciare di rosso i caterpillar più che un’azione di denuncia ci è apparsa come una mezza favata; con tutti gli strumenti di morte “propri” che si producono in Italia su licenza USA o meno, prendersela con una macchina per il movimento terra, usata impropriamente come strumento di guerra, è non poco da bischeri. Sarebbe come se uno ammazzasse la suocera a seggiolate in capo e si chiamasse in giudizio Aiazzone o Emmelunga per aver prodotto la seggiola suocericida. Ma crediamo che ciò risulti in linea con il personaggio Casarini, che una certa deriva bischera pare averla. E, pure se ci sta personalmente molto simpatico, come tutti i bastian contrari e i disobbedienti, non riusciamo a prenderlo sul serio fino in fondo. Poi a rifletterci ci si accorge che il gesto casariniano ha fatto appena bubbusettete, come quasi folklorica curiosità, nelle cronache di uno straordinario evento. Non sappiamo quanti si siano interessati realmente al pensiero casariniano durante, la civilissima pacifica invasione di Firenze da parte di un milione di persone. Abbiamo tutti potuto vedere le supposte “orde rosse” muoversi con rispetto ed educazione da educande in una città solo in parte autoblindatasi, e per effetto della beccamortesca campagna condotta da una banda di terroristi (loro sì) auguri di sciagure smentiti e sputtanati dall’ineccepibile comportamento di quei giovani, dei quali non riusciranno mai ad essere degni genitori. Una bella lezione per i bottegai fiorentini con il cervello serrato come con la saracinesca chiusa, e per chi ha tentato di speculare in maniera meschina sulla paura del diverso. E ci viene in mente una domanda Signor Capra: chi inviterebbe più volentieri a cena nel suo Kibbuz il disobbediente Casarini o il salumiere contradaiolo obbedientissimo alla propaganda di regime della Cassa delle Libertà che non ha fatto cassa, non ha venduto neppure un panino perché ha tenuto chiuso? Non dica Naomi Campbell .. non vale.


trattore ruspa caterpillar

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