Un'unica società provinciale per la gestione dei parchi e dei beni ambientali e culturali. Questo è quello che propone Lorenzo Marchetti, Presidente del Parco Minerario dell'Isola d'Elba, mentre i soci discutono sul futuro della società: «è conveniente superare le attuali nano-gestioni, ciò produrrebbe un risparmio di energie umane e finanziarie, e consentirebbe al comprensorio dei minerali e della metallurgia di "fare sistema". Ecco perché mi rivolgo agli attori del territorio invitandoli ad affrontare la proposta di dare vita ad un'unica azienda per la gestione delle risorse naturalistiche e storiche (beni e parchi ambientali e culturali) presenti sull'intera provincia con diramazioni su Follonica e Massa Marittima. Ogni parco e/o museo dovrebbe mantenere il proprio marchio. Quello del Parco dell'Elba è ormai veicolato, e quindi riconosciuto a livello europeo, sarebbe un errore dismetterlo. La nuova società, che fra l'altro potrà disporre di un notevole flusso economico-finanziario, dovrebbe seguire il modello gestionale della Parchi Val di Cornia, ma essere strutturata a governance duale (Consiglio di Gestione e Consiglio di Sorveglianza) con una netta separazione fra la gestione dell'impresa e l'attività di controllo in modo tale da permettere ai soci di verificare e monitorare in maniera costante la coerenza tra le strategie aziendali e le azioni poste in essere per il raggiungimento degli obiettivi».
Bambini in miniera