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A Sciambere sub-atomico

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 12 giugno 2007

La politica ha il gusto dell'iperbole del paradosso e dell'ossimoro (che non è come pensa l'assessore una collana da boscimani)dalle "convergenze parallele", agli "equilibri più avanzati" al "partito di lotta e di governo" e via seguitando a costruire frasi improntate a racchiudere in un costrutto lessicale cose talvolta non solo incompatibili ma proprio antitetiche. Tanto che la mediazione politica si sublima e da "arte del possibile" diventa "esercizio dell'impossibile", di conseguenza la gente non capisce più la politica, si rompe le palle, e approda all'antipolitica, magari si consegna mani e piedi legati ad una mezza tacca populista, ad un ventitore di fumo, ad uno che strazia i congiuntivi modulando la voce come un fine dicitore (indovinate un po' chi è) che magari come disse Montanelli è un mentitore professionale ma le panzane le spara facendosi capire. La sinistra si perplime, si angoscia, si domanda, s'intorcina soprattutto si divide, e la sinistra antagonista non sfugge a questo triste destino. L'altra sera ho visto in TV due schiere che si fronteggiavano in una manifestazione, ho pensato: "sarà gente di destra che si scontra con gente di sinistra" ma non era così, allora ho pensato: "sarà la sinistra antagonista che si scontra con la sinistra istituzionale" ma non era neanche così, erano i "disobbedienti violenti" che pestavano come tamburi i "disobbedienti pacifisti". Alla via così compagni fino alla divisione dell'atomo.


atomo

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