Ci hanno parlato di un Mario Tozzi molto irritato, certo le guide ambientali giunte Lunedì pomeriggio alla sede del Parco dove attendevano di incontrarsi con la vicepresidente Briano (che aveva usato toni distensivi nella lettera di convocazione) sono incorse in una "pettinata" da parte del Presidente del PNAT che potrebbe essere sintetizzata da un concetto: "Toglietevi dalla testa di subordinare la salvaguardia ambientale DI Pianosa al business turistico da fare CON Pianosa" Le guide che venivano da una riunione nella quale avevano stabilito una piattaforma di richieste contestando: -Il ritardo nelle decisioni. "Ciò - affermavano - ha compromesso fortemente la pianificazione della stagione lavorativa. Non è ancora stato possibile avviare una promozione delle visite sull’isola né optare per altri programmi (Capraia, Giglio) essendo in attesa di una risposta su Pianosa. - Il giro in pullman o carrozza come obbligo "pur considerando che è un tipo di visita adatta a tutti e che deve comunque essere inserita nelle tipologie di visita offerte, ostacolerebbe per mancanza di tempo lo svolgimento ottimale delle eventuali escursioni in kayak MTB o trekking che peraltro risulterebbero più in sintonia con la tutela dell’ambiente. Queste attività verrebbero inoltre considerate come servizi con costi aggiuntivi che porterebbero ad un prezzo eccessivo del pacchetto". - L’obbligo del pranzo al ristorante: " ...che porta ad un costo eccessivo ed ad una gestione meno autonoma, da parte delle guide, del tempo di permanenza e quindi dello svolgimento delle attività escursionistiche" Toni molto più ponderati quindi rispetto a quelli usati nel documento iniziale firmato da 19 guide ambientali che Tozzi ha aveva "tranciato" definendolo senza mezzi termini "offensivo". I toni si sono stemperati e le istituzioni rappresentate dal Presidente e dalla Vicepresidente e dal Direttore del PNAT, da un rappresentante della Regione e dall'Assessore Provinciale Marrocco, si è dimostrato disposto all’ascolto delle esigenze delle guide chiedendo di avanzare una proposta in accordo tra tutte le guide le quali hanno approvato la riduzione del numero massimo dei visitatori a 250 persone, richiedendo però di - ritornare ai 6 euro di tassa parco degli anni passati anziché 12 - togliere l’obbligo del pranzo al ristorante impegnandosi a controllare un corretto recupero dei rifiuti - poter vendere separatamente il biglietto barca (inclusivo di tassa parco) e le escursioni nelle varie tipologie: trekking-kayak-MTB-snorkeling-carrozza-pulmino sia attraverso la vendita nelle agenzie che direttamente sulla barca. Soluzioni sicuramente non ottimali ma in grado per poter garantire la possibilità di lavorare per la stagione in corso. Tutto risolto? No, c'è da attendere la riunione tra le compagnie di navigazione interessate e l’ente Parco programmata per martedì, perché in realtà le compagnie di navigazione che dovrebbero essere dei puri erogatori di servizi, con la situazione un po' anomala creatasi su Pianosa negli scorsi anni, sono diventati i veri gestori dei flussi dei visitatori. Ddopodiché si andrà ad una soluzione ponte, ad una regolamentazione delle visite sull’isola valida fino al 30 settembre. Di un nuovo bando (dopo l'annullamento dell'ultimo) si parlerà probabilmente per la stagione 2008. Ma il Presidente Tozzi si è comunque impegnato a trovare una soluzione concertata anche con le guide per il futuro delle visite sull’Isola di Pianosa.
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