Se vivesse al nord ci sarebbe sicuramente chi lo avrebbe definito "un piantagrane" qui l'espressione sarebbe un po' più colorita, e la risparmiamo. Si è infatti dato subito da fare appena liberato dagli arresti domiciliari a cui era stato sottoposto dopo una denuncia per tentata estorsione, per aver inviato due estintori e una lettera minacciosa al Sindaco di Campo ed al segretario comunale. Ma in precedenza l'uomo aveva litigato con mezza Via del Carmine a Portoferraio e con i vigili urbani del capoluogo elbano per rumori che provenivano continuamente dall'abitazione e per aver abusivamente murato dei paletti antisosta abusivi davanti all'abitazione. Venerdì il cinquantanovenne siciliano trapiantato a Portoferraio ha inscenato una protesta che aveva annunciato con manifesti (manco a dirlo appesi arbitrariamente) incatenandosi di buon mattino ad una ringhiera davanti al Comune campese, reo di non concedergli l'autorizzazione per partecipare al Mercatino serale in quanto non rientrato nei primi 30 nella regolare graduatoria. La sua dimostrazione non doveva comprendeva però lo sciopero della fame, infatti passata la metà giornata pensava bene di liberarsi dalle catene e tornarsene a casa.
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