Una lista di reati davvero notevole per lunghezza e gravità: Estorsione, Lesioni, Minacce, Violazione di domicilio, Violenza e Resistenza a pubblico ufficiale. Questo si è visto contestare dai Carabinieri della Compagnia il ventunenne portoferraiese M.R. nel tardo pomeriggio di Martedì 3 Giugno prima di essere ristretto nelle celle di sicurezza di sicurezza di Via Manganaro, in attesa di essere condotto il giorno successivo a Livorno per essere associato al carcere delle Sughere. Il giovane è stato arrestato dopo che si era ripetutamente recato a casa di un'altro soggetto, dimorante nel Centro Storico di Portoferraio esigendo la riscossione di un credito di qualche centinaio di euro, maturato pare in un giro di passaggi di sostanze stupefacenti. Negli ultimi tre giorni l'arrestato si era regato tre volte a casa del debitore, "gonfiandolo" di botte, minacciandolo di morte, giungendo a spaccare la porta di casa. Finché la vittima delle violenze non ha alla fine chiesto aiuto ed i Carabinieri hanno piazzato due militari in abito borghese a sorvegliare l'abitazione, finché l'"esattore" non è di nuovo capitato a ripetere i suoi gesti procurando tra l'altro lesioni guaribili in quindici giorni al debitore. Non basti, il ventunenne vistosi bloccato dai Carabinieri ha reagito con violenza anche nei confronti di questi, ed uno dei militari dell'Arma non si è ritrovato con una spalla lussata (per una prognosi di 21 giorni per la guarigione) prima che gli "ardori" del giovane non si componessero. Fatto quest'ultimo che ha notevolmente aggravato la posizione dell'arrestato.
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