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I morsi del randagio

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 03 giugno 2003

Cari amici, desidero innanzi tutto precisare che l’aggettivo “cari” non è qui usato come convenzionale incipit epistolare, ma come semplice espressione di “simpatia” nei riguardi delle semplici persone e non certo per la loro condizione di stoici martiri al servizio dei cittadini. Alla luce delle ultime apparizioni sulla stampa con relative ammirevoli esternazioni e i troppi silenzi di comodo, ci sembra democratico e giusto esternare le nostre impressioni. Certamente – ci siamo subito detti - chi ha un briciolo di buonsenso non può non sentire ammirazione e stima per chi ha votato anima e corpo all’altrui causa. Sicuramente molti di voi si saranno lusingati a riproporre la loro candidatura, avrete fatto un triplo salto di gioia ( artrosi permettendo) sapendo di poter continuare a rendervi utili al prossimo disinteressatamente. I Ferraiesi sono brava gente, avrete pensato, in particolare quelli che ci hanno votato e sopportato fino ad oggi, gente come questa non si può certo lasciare sola, in fondo è solo gente emotiva, sentimentale, e così pensando, vi siete ri-lusingati nel constatare la incoraggiante credulità di questi cittadini e l’altrettanta facilità con cui nonostante i tanti, troppi errori siete rimasti sul ponte di comando, avete raccontato grandi storie, fatto tante promesse e vi sentite in “dovere” di portarle a termine. Tutto questo però non deve abbagliarvi, non fate molto affidamento sulla fortuna (mascherata da classe politica) che all’interno vi sostiene e vi è complice e fuori cerca nuove compagnie di navigazione e nuovi capitani , addirittura si mormora che qualche mozzo ambiziosetto abbia messo in vendita al miglior offerente il proprio “patrimonio” di scialuppe di salvataggio chiedendo in cambio un assessorato o addirittura la poltrona di vice-capitano , quindi non fatevi soverchie illusioni che tutto possa rimanere così e voi rimanere al timone più di tanto perché come potete vedere (e questo vi innervosisce) c’è già chi vi combatte dalla strada e chi cerca sempre con più fatica di proteggervi dall’interno della cabina sott’ufficiali , noi, credetemi, stiamo già in apprensione per l’ultima regata. “Chi uscirà dalla barca del Grande fratello” La nostra, miei cari marinai d’acqua dolce, è una “razzaccia”, la dovreste conoscere bene, puoi fargli di tutto tranne che fargli dei torti e prenderla in giro, i Draconi che mettono i sassi in bocca non ci sono mai piaciuti e sappiate che se oggi ci pungiamo con uno spillo non esce sangue.....ma veleno!


cane porto azzurro

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