Il Circolo elbano del Partito della Rifondazione comunista ha incontrato con una sua delegazione oggi pomeriggio i lavoratori di Esaom riuniti in assemblea permanente. Ai lavoratori il segretario Dari, accompagnato dai consiglieri comunali Forti e Palmieri, ha espresso la piena solidarietà del PRC. La crisi di Esaom nasce dalla mancanza di un piano industriale. Le recenti decisioni della proprietà, assolutamente incoerenti, hanno portato a una progressiva e inaccettabile esternalizzazione di interi processi produttivi. Il sindacato è dal 2004 che contesta queste scelte, inascoltato dall'azienda. Più volte le istituzioni locali e i sindacati hanno chiesto alla proprietà di rendere pubbliche le reali strategie per il futuro. Oggi i padroni non trovano di meglio da fare che nascondersi dietro la scusa dei ritardi nelle scelte urbanistiche del Comune di Portoferraio. Al contrario, l'amministrazione comunale ha ormai avviato l'elaborazione del piano di settore. Se un errore è stato fatto dal comune, come oggi riconosce lo stesso Sindaco Peria, è quello di aver ritenuto affidabile la parte padronale. Ancora una volta i padroni usano l'arma del ricatto occupazionale: 24 famiglie da distruggere in cambio di ulteriori vantaggi per loro. Quali ? E' chiaro ed evidente che ormai da anni i vertici di Esaom puntano ad una grande operazione speculativa di carattere immobiliare, niente di peggio per questa Città. La professionalità dei lavoratori deve tornare ad essere la ricchezza da valorizzare. La pesantezza del ricatto occupazionale è ancora più grave nel momento in cui il Comune di Portoferraio sta affrontando importanti scelte. L'azienda deve essere consapevole che questo tentativo non può passare. Nei prossimi giorni il Direttivo della zona Elba-Val di Cornia del PRC chiederà un incontro ai lavoratori alla presenza del Senatore Allocca, eletto nella nostra circoscrizione, membro della Commissione attività produttive di Palazzo Madama, che già è stato informato della grave situazione.
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