Torna indietro

Controcopertina: continua la querelle della gara podistica, nuovo intervento di Cioni

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 29 maggio 2007

Purtroppo dopo la replica di Luca Bartolini devo intervenire ancora. La mia precedente lettera non era affatto offensiva, ma semplicemente spiegava con precisione i ruoli ed i comportamenti tenuti dagli organizzatori (privati) del Giro Podistico e dal Bartolini che ancora tenta un’inconsistente difesa d’ufficio. Il tenore della mia lettera è stato commisurato al comportamento scorretto di chi sapeva benissimo e con largo anticipo come tutelare i “propri” clienti ma ha scelto di non farlo per motivi personali e che, anziché comporre il mio numero di cellulare che ben conosce, ha preferito scrivere una lettera (...) a ben 15 enti pubblici. Il Bartolini fa finta di non capire, ma non esiste nessuna competenza pubblica che “riguarda tutti” e non ci sono stati “sistemi di lavoro” e metodi di comportamento censurabili da parte di chicchessia, men che meno dal Bartolini. Qui abbiamo semplicemente un tour operator, imprenditore privato, che insieme ad altri privati gestisce un evento sportivo che non è affatto pubblico (tant’è che esiste un marchio registrato) e come tale comporta il rischio d’impresa che io ed altri, e non certo il Bartolini, ci siamo assunti già da molti anni. (...) non ci sono commissioni che superano il 30% bensì, come spiegato dettagliatamente nella mia precedente lettera, ci sono invece ingenti costi da sostenere e non ci sono procedure “vessatorie” ma semplici condizioni commerciali che si usano correntemente fra imprese private (agenzie/alberghi). Sempre seguendo cronologicamente la replica del Bartolini, che ancora finge di non capire, ribadisco che il giro Podistico dell’Elba non si realizza per grazia ricevuta o nasce spontaneamente come l’erba di primavera, per cui il Bartolini può stare tranquillo sulla porta del suo albergo ad aspettare che arrivino i podisti senza pagare nulla. L’organizzazione ed il supporto ad eventi, anche sportivi, fa parte del mio lavoro che nella fattispecie curo da 16 anni con criteri imprenditoriali e credo con ottimi risultati per tutti, compresi gli stessi podisti. Quindi, come il Bartolini è libero di scegliere con chi lavorare fra i tanti tour operator sul mercato, io sono altrettanto libero di scegliermi gli alberghi secondo ubicazione, qualità dei servizi e tariffe praticate. Il Bartolini non accordandosi con gli organizzatori, seppur preventivamente informato che i “suoi” clienti in base al nuovo regolamento non avrebbero potuto partecipare alla gara, lui sì, ha anteposto veramente il proprio tornaconto a quello dei podisti “suoi” clienti. Noi invece abbiamo soltanto rispettato il dettato del Regolamento, notorio a tutti, alberghi e podisti, fin da febbraio e, nonostante fossimo consapevoli di perdere degli introiti importanti non iscrivendo alla gara (neppure all’ultimo momento) i “podisti di Bartolini” e di altri, abbiamo dato prova di serietà comportamentale fino in fondo. Il Bartolini si ricordi che io di mestiere faccio l’imprenditore e non il questuante! Io non vado in giro a chiedere gratuità o contributi per mantenere in piedi manifestazioni che riempiano il suo albergo!!! Il Sig. Bartolini se voleva davvero dare il suo contributo a sostegno del “Giro Podistico che è una bellissima manifestazione” avrebbe dovuto semplicemente aderire agli alberghi convenzionati. Porto un esempio comprensibile e pressoché similare: durante il trascorso ponte del 1° Maggio si è svolto all’Elba un raduno di Harley Davidson i cui partecipanti hanno alloggiato in un hotel di cui il Bartolini è socio. Ebbene, per partecipare al raduno, i partecipanti erano obbligati a prenotare con una sola specifica organizzazione privata e non potevano prenotare autonomamente o attraverso un tour operator un hotel diverso da quello del Bartolini. Credo che questo fatto non necessiti di ulteriori commenti. Per il resto non c’è stato alcun danno se non quello fatto dal Bartolini stesso inviando la sua prima, sconsiderata, lettera. Io tengo all’immagine dell’Elba senz’altro più del Bartolini, il quale con frasi fatte e demagogia spicciola vorrebbe ancora confondere le tante persone intelligenti che, loro malgrado, ci leggono. Cordiali saluti. Enrico Cioni P.S.: alle assemblee della Banca dell’Elba non ci sono mai andato e anche questa volta non andrò all’assemblea della SUA banca. Lui potrà serenamente godersi il suo momento di gloria e farsi approvare l’ennesima modifica allo statuto e farsi nominare presidente a vita. Per fortuna in questo paese ci sono tanti tour operator, tanti alberghi e tante banche. Certamente, se insisterà, per la prossima assemblea non potrò esimermi.


podisti

podisti